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Visualizzazione dei post da febbraio 13, 2024

#20annisenzaPantani - Il mare d'inferno

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Sono già venti i "San Valentino" con l'inverno, oltre che l'amore, nel cuore. Vent'anni senza il Panta, eppure ancora oggi - e per sempre - in mezzo al gruppo. Lo "senti" fra la "sua" gente, e non solo del ciclismo. Lo leggi sulle "sue" strade, per mari - Cesenatico - e monti: Carpegna, Mortirolo e Aprica, Piancavallo e Montecampione, l'Alpe d'Huez (due volte), il Galibier e Plateau de Beille, i 49 rimontati dopo il salto di catena verso Oropa, il Ventoux e Courchevel contro l'Americano, come lui chiamava Armstrong. Ma anche i suoi Golgota: la Via Emilia il primo maggio prima del Giro e la Milano-Torino il 18 ottobre 95, dieci giorni dopo il bronzo mondiale di Duitama, il gatto grigio nella discesa del Chiunzi al Giro '97, il tramonto rosa-shocking a Campiglio '99: "Stavolta non mi rialzo più". Pantani vive. E come lui, il suo ricordo - struggente, indelebile - lotta insieme con noi. Si fa fatica, ancora ...

LA FIGURINA DI PANTANI

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https://www.sport-e-cultura.com/2024/02/13/la-figurina-di-pantani/?fbclid=IwAR3A1xdwOpOxnUT9BdUIVji_esJy5Q_NMaw0kqhjqKSckKtmgYt2GJEP5yA Pubblicato il febbraio 13, 2024  da Simone Basso Sport e Cultura Nel mettere assieme, con fatica, un pensiero sul decennale della morte di Marco Pantani ci sovviene la vignetta di un genio maudit del fumetto italiano. Quei pochi disegni di Andrea Pazienza, sul caso Guttuso e l’eredità, leggevano lo scarto – impercettibile ma decisivo – tra verosimile e realtà: “Tutte queste mosche sul cadavere, dai mosconi più grandi e chiassosi ai moschini piccini.. Cioè io. Ecco che aspetto il mio turno per vendermi quello che so..” Dieci anni fa, la sera di San Valentino, Pantani finiva di andarsene, consumato dalla cocaina, dalla paranoia e dalla solitudine. Uniamo i ricordi esaltanti e tremendi del Pirata a una persona a noi cara, un amico, che gestiva un negozio di dischi nel Ponente Ligure: che un giorno, entusiasta delle imprese del romagnolo, fondò uno dei...

Les confidences du père de Maghnes Akliouche sur son fils

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https://dzballon.com/2024/02/13/les-confidences-du-pere-de-maghnes-akliouche-sur-son-fils/#goog_rewarded Auteur  Hand L.  Publié le 13 février 2024 La pépite d’origine algérienne de l’AS Monaco Maghnes Akliouche , fait parler de lui sur les terrains de la Ligue 1 française. Son père, Rachid Akliouche , a livré des confidences sur les débuts, les défis et les rêves de son fils dans le monde du football. Rachid Akliouche , se remémore avec émotion les premiers signes de la passion de Maghnes pour le football. « J’ai vu l’amour du football dans les yeux de Maghnes quand il était petit. Il avait une passion dévorante pour le sport, et je le conduisais souvent aux terrains du quartier », se souvient-il. Une autre anecdote racontée par le père Akliouche, « lorsqu’il était enfant, Maghnes revenait de l’école en annonçant à sa mère qu’il avait obtenu une note parfaite de 20/20 et ajoutait avec se tournant vers moi, qu’il avait marqué un doublé lors de son match du jour ». Ces premièr...