Le 5 montagne di Prodhomme e il topolino di Champoluc


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Cinque montagne hanno partorito un topolino, svelato un Del Toro sempre più scatenato.

Doveva essere la tappa-regina del Giro 108, 166 km da Biella a Champoluc con 5 GPM e 4950 metri di dislivello: lo è stata solo sulla carta.

L'ha vinta per distacco Nicolas Prodhomme, 28enne francese al secondo successo nel World Tour dopo la quinta e ultima tappa al Tour of the Alps, a Lienz lo scorso 25 aprile.

Allora, arrivò in coppia col connazionale Paul Seixas, 18enne rivelazione della corsa e suo compagno alla Decathlon-AG2R La Mondiale. Una parata simil Cristian Scaroni-Lorenzo Fortunato dell'Astana a San Valentino-Brentonico alla 16a. Qui, invece, in solitaria dopo aver staccato ai -28,3 Carlos Verona, vincitore ad Asiago alla 17esima, e un redivivo Antonio Tiberi, che da ex capitano s'è invertito di ruolo con Damiano Caruso.

Dietro, le velleità dei big - o presunti tali - sono state annichilite dalla superiorità - quasi imbarazzante - della UAE Emirates-XRG, telecomandata da un Rafal Majka versione Giro-2024: là per Pogacar, qui per Isaac Del Toro; che al momento-clou ci ha messo del suo. 


Ai -8,6 km è scattato Carapaz. Il baby sempre più rosa gli ha subito preso la ruota e al traguardo - a 58" da Prodhomme - gli pure sfilato 2" di abbuono; 30" invece quelli rifilati a Simon Yates.

Del Toro ora comanda con 43" su Carapaz e 1'31" su Simon Yates. Caruso è quinto a 3'36", Pellizzari - finito contro i tabelloni nell'ultima curva - settimo a 5'32".

Il podio sembra blindato. A meno di improbabili ribaltoni nell'ultimo tappone: 203 km da Verrès a Sestriere con 3 GPM e 4400 metri di dislivello. Difficile che il topolino salti giù dalle Finestre. Il 2018 è maledettamente lontano.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
venerdì 30 maggio 2025

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