Provaci ancora, Woody (90 anni e non sentirli)
ANSA/ LAPRESSE
Tra Zelig e Manhattan Woody Allen, attore, regista, scrittore e comico
ABBECEDARIO - TANTI AUGURI, ALLEN
Il cineasta festeggia oggi il compleanno: dalle Bananas a NY, da Diane Keaton agli Oscar mai ritirati, un ritratto (in ordine alfabetico) per celebrarlo
«Il mio primo film era brutto:
lo usarono per la pena di morte»
- Woody Allen
30 Nov 2025 - Il Fatto Quotidiano
Federico Pontiggia
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ALLEN. SE non ci fosse, dovrebbe: ostinato e garbato, contrario e volentieri, come ogni Dio che si rispetti ha creato il mondo, dunque il cinema, a propria immagine e somiglianza. Di nessuno nel '900 avanzato abbiamo letto il diario filmato traendone tanto godimento, suggendone tanta intelligenza. Una delle migliori invenzioni della storia umana, almeno, dai titoli di testa a quelli di coda: Woody Allen, 90 anni oggi.
BANANAS, Il dittatore dello stato libero di. Il film è del 1971, lui è Woody, lei Louise Lasser, dalla quale aveva appena divorziato. Le banane del titolo? C’è chi pensa alla Repubblica delle banane, chi a “to go bananas”, ovvero impazzire, il regista si limita a certificare l’inesistente: “Non ci sono banane nel film”.
COUP DE CHANCE: il suo ultimo film, del 2023. Non v’è piaciuto? Allora C come Clarinetto, lo strumento prediletto: “Sono una jazz person, ma un pessimo suonatore”.
DIANE KEATON. Io e Annie, che le vale l’Oscar, e tra gli altri titoli, Il dormiglione, Amore e guerra, Manhattan, icasticamente interpretati: la musa di Allen. Morta l’11.10, l’ ha salutata così: “Era tanto affascinante, bella e magica che ho messo in dubbio la mia sanità mentale”.
EBRAISMO. “Volevano dimostrare al mondo che assumevano impiegati d’ogni tipo. Così presero me. Dovevo solo fare l’ebreo, in agenzia. Io cercavo di darmi un aspetto più ebraico che mai. Leggevo le lettere da destra a sinistra, per esempio. Mi cacciarono, alla fine, perché mi prendevo troppe vacanze ebraiche (I Got a Job on Madison Avenue, 1964)
FARROW, Mia. L’ex compagna, poi acerrima nemica e grande accusatrice è il bersaglio principe dell’autobiografia A proposito di niente (2020): “Dopo aver detto a tutti i suoi figli che avevo violentato Soon-yi (la futura moglie, ndr) – per cui Satchel, a 4 anni, diceva alla gente: ‘Mio padre scopa mia sorella’ – cominciò a fare telefonate per dire che avevo stuprato sua figlia minorenne. Dopodiché la chiuse in camera da letto, la prese a botte e a calci…”.
GRANDE MELA. Da Brooklyn a Manhattan, ne ha fatto domicilio poetico, residenza immaginifica: esageriamo? A film fatti, New York è più di Allen che di Scorsese.
HUMOUR. Allen è l’epitome dell’umorismo, cinematografico e tout court. Ma lui per chi ride? In principio, tre scrittori: Max Shulman, Robert Benchley e S. J. Perelman. “Il mio primo film era così brutto che in sette Stati americani aveva sostituito la pena di morte”.
LIONELLO, Oreste. Lo storico doppiatore: “Mi ha reso un attore migliore di quanto non fossi, la mia popolarità in Italia è in gran parte dovuta a lui”.
ME TOO. Le accuse, giudiziariamente non convalidate, di Mia, del figlio Ronan e della figlia adottiva Dylan l’hanno messo nel mirino dei “talebani del #Metoo”. C’è di peggio, gli attori che l’hanno rinnegato: Timothée Chalamet, Kate Winslet, Colin Firth, Michael Caine, Greta Gerwig.
“NON denigrare la masturbazione, è sesso con qualcuno che amo” (Io e Annie).
OSCAR. Ne ha vinti 4, 3 alla sceneggiatura (Io e Annie, Hannah e le sue sorelle, Midnight in Paris) e 1 alla regia (Io e Annie): non ne ha ritirato nessuno.
PSICOANALISI. “Ho scritto molti saggi sulla psicoanalisi, ho lavorato con Freud a Vienna. Ci dividemmo sull’invidia del pene: Freud pensava di doverla limitare alle donne” (Zelig). Sua maestà della nevrosi, strizzacervelli honoris causa, s’è sempre schermito: “La psicoanalisi è un mito tenuto in vita dall’industria dei divani”.
QUANTE ne volete sapere su Allan Stewart Königsberg detto Woody Allen? Intanto, il mistero sulla data di nascita: venuto al mondo a Brooklyn il 30.11, viene registrato solo il giorno dopo, per cui ufficialmente risulta nato l’1.12. Il libro che fa per voi è Tutto Woody Allen di Enrico Giacovelli (Gremese).
RAIPLAY. 40 anni di interviste Woody secondo Allen.
SESSO. Ne è tra i massimi cantori, per esempio in Amore e guerra: “Forse è il primo appuntamento. Si saranno conosciuti con un’inserzione sulla rivista Vita ermeneutica: accademico 30enne desidera conoscere donna interessata a Mozart, Joyce e sesso anale”.
TO ROME WITH LOVE. L’unica cosa buona del film italiano (2012) è il titolo. Woody vi ha contraddetto peraltro un suo celebre aforisma: “È assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla tv”.
UNDICI COSE per cui valga la pena vivere (da Manhattan, 1979): Groucho Marx, Joe Dimaggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter, Louis Armstrong, l’incisione di Potato Head Blues, i film svedesi, L’educazione sentimentale di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, le incredibili mele e pere dipinte da Cézanne, i granchi da Sam Wo.
VENEZIA, Mostra di. Nel 1995 è stato insignito del Leone d’oro alla Carriera: tanto per cambiare, non l’ha ritirato, in sua vece il direttore della fotografia Carlo Di Palma.
ZELIG (1983), o del “camaleonte umano”: trasformismo d’autore – e breviario politico.
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RICCO CARNET
FILMOGRAFIA MINIMA
Della vastissima produzione alleniana, da regista, ricordiamo innanzi tutto i tre film che gli valsero quattro Oscar:
“Io e Annie” (1977);
“Hannah e le sue sorelle” (1986);
“Midnight in Paris” (2011).
Tra i suoi cult, in un elenco parziale, citiamo almeno:
“Il dittatore dello Stato libero di Bananas”(1971);
“Il dormiglione” (1973);
“Il dittatore dello Stato libero di Bananas”(1971);
“Il dormiglione” (1973);
“Manhattan” (1979); “Zelig” (1983);
“La rosa purpurea del Cairo” (1985);
“Crimini e misfatti” (1989);
“La dea dell’amore” (1995);
“Match Point” (2005);
“Scoop” (2006)
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