Il nuovo Evenepoel


Remco Evenepoel assieme alla moglie Oumaima Rayane, belga di origini marocchine: 
mostrano i due ori vinti da Remco a Parigi 2024, in linea e a cronometro.

Ho visto le grandi classiche di primavera in tv, Mathieu è stato eccellente. In futuro ci sarò. Ma la Roubaix...

Oggi alla Freccia del Brabante rientra l’olimpionico dopo 6 mesi «Grazie a mia moglie Oumi mi sono avvicinato all’Islam, mi aiuta nella vita»

18 Apr 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA - GETTY
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oro olimpico in linea e a cronometro, oro mondiale in linea e a cronometro, un grande giro (la Vuelta 2022) e un Monumento (la Liegi, due volte), come nessuno mai: basta questo per descrivere la specialità di Remco Evenepoel, che suo malgrado a 25 anni si è trovato a dover ripartire per la terza volta dopo un infortunio serio. Al Lombardia 2020 rischiò la vita e tornò nove mesi dopo; ai Baschi 2024 cadde insieme a Vingegaard e Roglic e se la cavò con due mesi di stop; infine stavolta – dopo aver sbattuto contro la portiera di un furgone postale a inizio dicembre – i mesi totali di assenza dalle corse sono stati sei. Idealmente, lo avevamo lasciato il 12 ottobre sul podio del Lombardia, battuto solo da un “immarcabile” Tadej Pogacar. Il fatto che oggi sia al via della Freccia del Brabante, in Belgio, con “vista” sulle Ardenne, è una bella notizia per tutti.

- Remco, ha realmente temuto di smettere?

«Sì, ho avuto la testa piena di dubbi. Le lesioni erano piuttosto gravi, i legamenti della mia spalla distrutti, anche l’intervento chirurgico è stato pesante e poi c’è stato un problema aggiuntivo con un nervo. Insomma, una parte del muscolo della spalla ancora non funziona bene e utilizzerò delle bande adesive per stabilizzarlo in corsa. Meno male che...».

- Dica pure.

«Quel muscolo non è troppo importante per un ciclista. Ma se fossi stato un giocatore di pallavolo, o di basket, o anche un tennista, la mia carriera sarebbe già finita».

- È vero che si è avvicinato alla religione ultimamente?

«Sì, all’Islam. Un qualcosa che abbiamo conosciuto nell’ultimo anno con mia moglie Oumi, un qualcosa che condividiamo e siamo orgogliosi di farlo assieme. Che mi aiuta ad affrontare la vita. È molto bello».

- Ha seguito le grandi classiche di primavera?

«Sì, io sono un fan del ciclismo anzitutto! Van der Poel e Pogacar sono stati eccezionali, e non vi nascondo che averli visti a quel livello mi ha dato delle motivazioni extra per allenarmi».

- Le hanno fatto venire voglia in futuro di cimentarsi anche con Milano-Sanremo, Fiandre e Parigi-Roubaix?

«Per la Sanremo sì, per il Fiandre anche. La Roubaix non so, è abbastanza vicina alle Ardenne dove ho di sicuro più possibilità. Vedremo in futuro, ora penso alle sfide di questa stagione...».

- Che cosa rappresenta per lei Tadej Pogacar?

«È stimolante vederlo correre, ma devo anche tenere a mente che è un avversario da cercare di battere. Osservo il suo stile, però sono più concentrato su me stesso ed è questo l’unico modo per tentare di superarlo. È già il miglior corridore che ci sia mai stato dopo Eddy Merckx. Lui è la lepre e noi i cacciatori, diciamo».

- A che livello di forma si trova ?

«In bici sono tornato il Primo febbraio, credo, poi ho fatto dei passi da gigante di recente. Non sono al top, questo è sicuro. Se poi sarà sufficiente per battere Pogacar o Pidcock, non so dirlo. Ma sono felicissimo di essere tornato, non vedevo l’ora. Considero questo rientro la sfida più difficile della mia carriera».

- Chiudiamo con una curiosità, visto che è un tifoso dell’Arsenal: più facile che i Gunners vincano la Champions League, ora sono in semifinale, o che lei vinca la Liegi-Bastogne-Liegi battendo Pogacar?

Sorride. «Alla Liegi mancano ancora alcuni giorni, dunque possono migliorare sicuramente... Facciamo così, l’Arsenal vince la Champions e io la Liegi!». 

***

REMCO EVENEPOEL

Nato il 25 gennaio 2000 a Schepdaal (Belgio), dopo i trionfi giovanili (due volte iridato junior nel 2018, in linea e a crono) ha debuttato tra i pro’ a 19 anni. Corre per la Soudal-Quick Step.
Ha vinto 59 corse. Spiccano gli ori olimpici in linea e a crono a Parigi 2024, gli ori mondiali in linea 2022 e a crono 2023 e 2024, due Liegi-Bastogne-Liegi (20222023), la Vuelta 2022. 
Al Tour 2024 ha chiuso terzo, al Giro d’Italia 2023 due tappe vinte e 4 giorni in rosa.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

I 100 cattivi del calcio

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?