Il triplo sogno di Denz, per Ayuso incubo finito


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Nel 2005 Nico Denz era un ragazzino di 11 anni che guardava in tv Lance Armstrong per la settima volta in giallo a Parigi.

L'anno dopo s'iscriveva al Velo+Bike Club Waldshut-Tiengen e sognava un giorno di correrlo, un grande Giro.

Vent'anni dopo, non solo è professionista da dieci ma ora ha nel palmarès tre tappe al Giro contro le zero dell'americano: dopo Rivoli e Cassano Magnago nel 2023 in volate ristrette, ecco l'impresa in solitaria di 18 km.

Doveva essere una tappa di trasferimento, tra le due coppie di tapponi che decideranno il Giro #108: 144 km da Morbegno a Cesano Maderno, per la prima volta sede di arrivo.

Ma i big l'han presa sin troppo alla lettera: 13'51" dal vincitore, e giuria che - al secondo passaggio sul circuito finale ha invitato il gruppo ad accelerare per evitare doppiaggi e neutralizzazione.

La volatina dei piazzati l'ha regolata Mirco Maestri, ancora una volta "Paperino", come Magli, De Pretto e Conci - gli altri italiani nella fuga e in top ten ma dietro il 31enne tedesco della Red Bull-Bora-hansgrohe. Lo squadrone che ha perso Primož Roglič e trovato in Giulio Pellizzari il nuovo capitano e in Denz un super battitore libero.


Oltre a Roglič al Giro ha detto addio anche l'altro grande favorito della vigilia: Juan Ayuso. Ai -110 km, il ritiro dello spagnolo: fatali il ginocchio destro picchiato nella tappa degli sterrati (tre punti di sutura, poi saltati nella crono Lucca-Pisa) e l'occhio destro tumefatto per la puntura di insetto del giorno prima.

Alla UAE Emirates-XRG si consolano col sorriso smagliante della maglia rosa Del Toro. In vista di Champoluc e Sestriere, Messico e nuvole.
DA CESANO MADERNO (MONZA BRIANZA), 
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
giovedì 29 maggio 2025

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