Bönig vertritt Baumgart Plötzlich im Rampenlicht


Sebastian Bönig steht bei Union am 
Sonntag erstmals in der ersten Reihe.

"Jetzt stehe ich halt zwei Meter weiter vorne."
   - Sebastian Bönig, Co-Trainer 1. FC Union Berlin

27 Sep 2025 - Der Tagesspiegel
Von Julian Graeber

Wie alle guten Co-Trainer steht Sebastian Bönig meist im Hintergrund – und damit fühlt sich der 44 Jahre alte Fußballlehrer eigentlich sehr wohl. „Es war in der Vergangenheit oft so, dass ich einen Schritt zurück gemacht habe, dass ich die Interimsrolle nicht haben wollte“, sagt Bönig.

Allein der Fakt, dass der gebürtige Oberbayer am Freitag bei der Pressekonferenz des 1. FC Union Berlin vor den Kameras steht, zeigt, dass sich daran etwas geändert hat. Bönig vertritt Steffen Baumgart am Sonntag (19.30 Uhr, Dazn) im Heimspiel gegen den Hamburger SV.

Unions Cheftrainer hatte beim nervenaufreibenden 4:3-Sieg in Frankfurt vor einer Woche die Rote Karte gesehen. Er hatte gemeckert, gestikuliert, den Mittelfinger gezeigt und schließlich eine Papierkugel auf den Rasen gekickt. Baumgart wurde für ein Spiel gesperrt – ausgerechnet gegen seinen ExKlub. „Es kann sich jeder vorstellen, dass mich das doppelt ärgert“, sagte der Trainer anschließend. Baumgart darf die Kabinen ab 30 Minuten vor dem Spiel bis 30 Minuten danach nicht betreten und auch sonst keinen Kontakt zur Mannschaft aufnehmen.

Seit 2005 bei Union

Bönig nimmt die neue Verantwortung dennoch beinahe ungerührt hin. „Wir agieren am Spieltag sowieso als Trainerteam, jetzt stehe ich halt zwei Meter weiter vorne“, sagt Bönig. Kaum jemand kennt den Verein so gut wie er. 2005 kam er als Spieler von LR Ahlen, war zwischenzeitlich Kapitän und absolvierte 134 Pflichtspiele für Union. Später arbeitete er sich als Trainer aus der Jugendabteilung bis in die Profimannschaft, wo er vor allem in der Zeit unter Urs Fischer als Mann für die Standardsituationen zum Köpenicker Fußballmärchen beitrug. Seit Baumgart im vergangenen Dezember als Cheftrainer übernommen hat, ist Bönig wieder als Assistent tätig.

„Ich bin bereit“

Am Sonntag wird er erstmals hauptverantwortlich an der Seitenlinie stehen, TV-Interviews geben und die Pressekonferenz nach dem Spiel absolvieren. „Ich bin bereit und freue mich, zum ersten Mal in dieser neuen Funktion zu sein“, sagt Bönig. Die Entscheidung für ihn sei von Baumgart ausgegangen und im Trainerteam „einstimmig gefallen“.

An der Seitenlinie dürfte sich den Spielern und Zuschauern ein deutlich anderes Bild bieten. Baumgart coacht immer mit vollem Körpereinsatz, geht in die Knie, pfeift und brüllt über den gesamten Rasen. „Wir werden seine Pfiffe wahrscheinlich von der Tribüne hören“, hat Stürmer Oliver Burke am Donnerstag scherzhaft gesagt.

***

Domenica Sebastian Bönig sarà per 
la prima volta in prima fila con l'Union.

Bönig rappresenta Baumgart
Improvvisamente sotto i riflettori


"Ora sono solo due metri più avanti."
   - Sebastian Bönig, allenatore
     in seconda dell'Union Berlin

Come tutti i buoni secondi, Sebastian Bönig rimane spesso dietro le quinte, e questo va benissimo al 44enne vice allenatore dell'Union Berlin. “In passato mi è capitato spesso di fare un passo indietro, perché non volevo ricoprire il ruolo di interim”, afferma Bönig. 

Il solo fatto che venerdì il nativo dell'Alta Baviera sia davanti alle telecamere alla conferenza stampa dell'Union Berlin dimostra che qualcosa è cambiato. Bönig sostituirà Steffen Baumgart domenica (alle 19:30, Dazn) nella partita in casa contro l'Amburgo.

L'allenatore dell'Union aveva ricevuto un cartellino rosso durante la nervosa partita vinta per 4-3 a Francoforte una settimana fa. Aveva protestato, gesticolato, mostrato il dito medio e infine calciato un foglio di carta sul prato. Baumgart è stato squalificato per una partita, proprio contro la sua ex squadra. “Chiunque può immaginare che questo mi infastidisca doppiamente”, ha detto dopo la partita. Baumgart non potrà entrare negli spogliatoi da 30 minuti prima della partita fino a 30 minuti dopo la fine e non potrà avere alcun contatto con la squadra.

All'Union dal 2005

Bönig comunque accetta quasi impassibile la nuova responsabilità. “Il giorno della partita agiamo comunque come staff tecnico, ora starò soltanto un paio di metri più avanti”, dice Bönig. Quasi nessuno conosce il club bene quanto lui. Nel 2005 è arrivato come giocatore dall'Ahlen, nel frattempo è stato capitano e ha disputato 134 partite ufficiali all'Union. In seguito ha lavorato al club come allenatore dal settore giovanile fino alla prima squadra, nella quale ha contribuito alla favola calcistica del Köpenick soprattutto durante il periodo sotto Urs Fischer, come responsabile delle situazioni-standard. Da quando, lo scorso dicembre, Baumgart ha assunto il ruolo di capoallenatore, Bönig è tornato a lavorare come assistente.

“Sono pronto”

Domenica, sarà per la prima volta il principale responsabile a bordo campo, rilascerà interviste televisive e terrà la conferenza stampa dopo la partita. “Sono pronto e felice di ricoprire per la prima volta questo nuovo ruolo”, afferma Bönig. La decisione di affidargli questo incarico è stata presa da Baumgart e “approvata all'unanimità” dallo staff tecnico.

A bordo campo, i giocatori e gli spettatori dovrebbero vedere un'immagine molto diversa. Baumgart allena sempre con grande impegno fisico, si inginocchia, fischia e urla su tutto il campo. “Probabilmente sentiremo i suoi fischi arrivare dalla tribuna”, ha detto scherzosamente giovedì l'attaccante Oliver Burke.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

I 100 cattivi del calcio

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?