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Visualizzazione dei post da aprile, 1988

Al Giro sputerò il rospo di Sappada

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Si torna a respirare aria di maglia rosa e salta subito fuori il nome di Visentini, uno dei più seri candidati italiani alla vittoria. Non ha ancora digerito del tutto il rovescio che Roche gli ha imposto e prepara la rivincita. Ha studiato anche il percorso dei mondiali e fa un pensierino alla maglia iridata  di Ermanno Mioli  Bicisport n. 4, aprile 1988  PALERMO – Roberto Visentini ha dimenticato quel pasticciaccio brutto di Sappada? Oppure il dirompente effetto della bomba Roche potrà rovinargli anche questa stagione? Recenti dichiarazioni ufficiali hanno mostrato un Visentini rilassato, mite, propenso se non al perdono, all’indifferenza. «Roche? Non è più un problema, lo ignorerò» aveva detto al Circolo della Stampa di Milano durante la presentazione della squadra. «Correrò per vincere io, non per far perdere lui» . Ma il ritorno all’attività agonistica ha già arruffato la criniera del leone. La conversazione, avuta in un intervallo delle corse del sud con un Visentini

Se Kelly riemerge c’è Roche che va giù

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La Parigi-Nizza segnala il curioso destino dei due irlandesi. Due anni fa era fermo Roche e l’altro andava come il vento. L’anno scorso in grande difficoltà Kelly e incredibilmente forte Stephen. E quest’anno? La corsa a tappe francese ha scandito una nuova realtà…  di René Martin  BS n. 4, aprile 1988  Roche cercava disperatamente di convincere i suoi interlocutori che la sua fuga dall’albergo della sua squadra verso casa non nascondeva nulla di drammatico. Non si capiva se era più preoccupato di sminuire l’entità del fatto dinanzi agli occhi dei giornalisti o a se stesso.  Il campione del mondo ha trascorso un brutto inverno ed alla ripresa dell’attività si è fatto cogliere impreparato. In troppe polemiche si è trovato coinvolto. La sua immagine ne ha certamente risentito e lui ne è consapevole. Quei suoi occhi azzurri, quel suo saper parlare trova ora spettatori meno ingenui, anche se il suo modo di interpretare il mestiere in molte occasioni è stato sublime.  Ave