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Visualizzazione dei post da novembre 19, 2019

Sull'altalena Levy giù Poch, sale Mou

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Da quasi in cima all'Europa a quasi in fondo alla Premier: in 171 giorni. È la imprevedibile altalena di Mauricio Pochettino, che il Tottenham - finalista della scorsa Champions col liverpool e secondo a -5 dal Bayern in questa ma 14-esimo in campionato, a -20 dal liverpool e a 11 dal City quarto - ha esonerato dopo cinque anni e mezzo di montagne russe. Tanto bel gioco ma anche infortuni-chiave, e débàcle clamorose: una per tutte il seppuku tattico nella Champions 2018 contro la Juventus. Mai prima di lui gli Spurs erano arrivati così in alto, e mai avrebbero pensato - nell'anno del nuovo stadio da un miliardo di sterline - di ritrovarsi così basso. A pagare per tutti è - con il suo staff (compreso il figlio maggiore Sebastiano) - l'allenatore argentino, che in estate tanti volevano e nessuno s'è preso. "Decisione nell'interesse del club", ha dichiarato il presidente Daniel Levy, non nuovo a queste soluzioni: a Hoddle nel settembr

Conflitto

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di Giovanni De Mauro Internazionale - 1/7 novembre 2019 • Numero 1331 • Anno 27 “Il Cile somiglia a un’oasi perché abbiamo una democrazia stabile e l’economia in crescita”.  Dopo tremila arresti, mille feriti, diciannove morti e la più grande manifestazione della storia del Paese che ha portato in piazza un milione di persone, le parole di Sebastián Piñera, presidente del Cile e miliardario, pronunciate appena quindici giorni fa in un’intervista al Financial Times , suonano surreali.  Come è possibile che di colpo il Cile si sia trasformato da oasi di stabilità in terreno di un conflitto sociale e politico di rara asprezza?  “No son 30 pesos, son 30 años”, ripetono i manifestanti: il problema non è l’aumento di 30 pesos del biglietto della metropolitana di Santiago, che ha scatenato le proteste, ma trent’anni di tagli alla sanità, all’istruzione, alle pensioni.  In questo Paese di 18 milioni di abitanti, gli indicatori della disuguaglianza sono chiari. Da una parte