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Visualizzazione dei post da ottobre 13, 2024

Olympic Athletes Who Took a Stand

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Smith (center) and Carlos (right) raised their arms and Norman wore a badge  on his chest in support. (John Dominis/ Time Life Pictures/ Getty Images) https://archive.ph/20131113151109/http://www.smithsonianmag.com/people-places/indelible-olympics-200808.html#selection-349.1-893.10 https://www.smithsonianmag.com/articles/olympic-athletes-who-took-a-stand-593920/ For 40 years, Olympians Tommie Smith and John Carlos have lived with the consequences of their fateful protest By David Davis Smithsonian magazine, August 2008, Subscribe Photo Gallery (1/4) Explore more photos from the story Related Books Silent Gesture: The Autobiography of Tommie Smith by Tommie Smith Temple University Press, 2008 Why: The Biography of John Carlos by C.D. Jackson Jr. Milligan Books, 2000 More from Smithsonian.com It's in the Bag Day of the Iguanas When the medals were awarded for the men's 200-meter sprint at the 1968 Olympic Games, Life magazine photographer John Dominis was only about 20 feet away

SMITH E CARLOS, LA RIVOLUZIONE DELLA LIBERTA’

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SMITH E CARLOS, LA RIVOLUZIONE DELLA LIBERTA’  (Speciale 1968 a cura di Alessandro Mastroluca) Autore articolo di Redazione Data dell'articolo  14/06/2018 “Non aspettare di fare domani quel che potresti fare oggi. Perché il domani non è garantito”. Se l’è sentito ripetere tante volte da suo padre, Tommie Smith . Quella massima l’ha seguita fedelmente, fino al tardo pomeriggio che diventa sera del 16 ottobre 1968 . Quando l’oggi è diventato sempre . Quando il momento ha unito quel che i caratteri avrebbero diviso. Perché Smith e John Carlos, uniti per sempre dentro un fotogramma diventato eterno, non potrebbero essere più diversi. Sono due sprinter, due neri, due mariti e due padri. Ma non potrebbero essere più diversi. Eppure insieme hanno alzato un pugno guantato di nero sotto le stelle incipienti del Messico. E niente sarebbe più stato come prima. Tommie Smith è il velocista di punta degli USA , che secondo l’allenatore della nazionale di atletica alle Olimpiadi ha portato la se

John Dominis, a Star Photographer for Life Magazine, Dies at 92

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John Dominis in Indonesia in 1958. Credit...Time & Life Pictures, via Getty Images By  Paul Vitello The New York Times - Dec. 31, 2013 John Dominis, a Life magazine photographer who was known for capturing celebrities, wild animals and presidents at their unguarded best , and who was caught off guard himself while taking his most famous picture — of two American medal winners raising  black-gloved fists  at the 1968 Olympics — died on Monday at his home in Manhattan. He was 92 . The cause was a heart ailment, said his daughter, Dori Dominis Beer . Mr.  Dominis  was a star among a stable of star photographers at Life , the nation’s most popular picture magazine, from 1950 until it ended weekly issues, in 1972 . Ingratiating, self-effacing and ruggedly handsome, he was often assigned to photograph people who preferred not to be photographed. He spent a month in 1963 with the actor Steve McQueen (nearly feral in his aversion to publicity ), who was not yet the superstar he became.

La storia della foto di Tommie Smith e John Carlos

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https://www.ilpost.it/2012/06/28/la-storia-della-foto-di-tommie-smith-e-john-carlos/ Gianni Mura su Repubblica racconta cosa accadde dopo la famosa premiazione del 1968 alle Olimpiadi di Città del Messico Giovedì 28 giugno 2012 È una delle più famose  immagini  del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato ”). Smith e Carlos facevano parte dell’ Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arr

The Story Behind the Iconic Black Power Salute Photo at the 1968 Olympics in Mexico City

The Story Behind the Iconic Black Power Salute Photo at the 1968 Olympics in Mexico City in History | July 30th, 2020 Leave a Comment You may know his name, and you definitely know the iconic photo of him standing next to Tommie Smith and Peter Norman on the medals podium at the 1968 Olympics in Mexico City, his black-gloved fist raised next to Smith’s in defiance of racial injustice. But you may know little more about John Carlos . Many of us learned about him the same way students at a Southern California high school, where he worked as a counselor after retiring from running, did: “Man, we see this picture in the history book and they don’t have any story about it,” he remembers some kids telling him. “It’s just a two-liner with the people’s names.” The Vox Darkroom video above packs more than a caption version of his history in just under 10 minutes. The silent protest, we learn, followed a threatened boycott from the athletes earlier in the year, supported by Martin Luther King,

AL PACINO: «Bere mi salvò la vita»

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In anteprima pagine e foto dell’autobiografia di Al Pacino, leggenda del cinema. «Una medicina. Cechov era d’accordo» 13 Oct 2024 - Corriere della Sera - La Lettura Avevo iniziato a fare la maschera al Rivoli Theatre in Times Square. Alcune persone che ci lavoravano erano ricercate dalla polizia, altri avevano famiglie da mantenere, e la maschera era uno dei tre lavori che facevano. Capitava che mi dicessero: «Ehi, ragazzo, ho bisogno di recuperare un po’ di sonno. Riesci a sostituirmi?». Io dicevo di sì, e loro andavano a schiacciare un pisolino in balconata. Quando il sabato sera venivano quelli del New Jersey, si riconoscevano subito. Le ragazze carine si avvicinavano a me dicendomi: «Questo è per te», e mi mettevano in mano qualcosa, come se fosse una mancia. Poi aprivo il palmo e vedevo che era un fiammifero usato. Non potevo che ridere. Nel cinema c’era un bancone dei dolciumi con uno specchio a quattro ante. Mi mettevo lì davanti e guardavo stupito angolazioni della mia faccia c

Nell’Irlanda noir dei preti cattivi

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Utilizza lo schema del poliziesco per denunciare le violenze del clero su bambini e donne e la connivenza della Chiesa 13 Oct 2024 - Corriere della Sera - La Lettura di LIVIA MANERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel 1992, l’allora giovanissima (26 anni, ndr) Sinéad O’Connor provocò un terremoto alla trasmissione Saturday Night Live . «Abbiamo fiducia nella vittoria del bene sul male », disse davanti al microfono, dritta e sottile nel vestito bianco verginale. Poi mostrò una fotografia di Papa Wojtyla, la strappò davanti alla telecamera , e gridò al pubblico americano sbalordito: « Fight the real enemy !», combatti il vero nemico! Era dagli anni Ottanta che la sua Irlanda aveva cominciato a confrontarsi con i terribili crimini dei preti pedofili , perpetrati impunemente per decenni. Ma la Chiesa aveva scelto di proteggere la Chiesa . La cantautrice e attivista irlandese morta in circostanze tristissime poco più di un anno fa (26 luglio 2023, ndr), non si sarebbe più ripresa dallo scandalo s