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Visualizzazione dei post da ottobre 11, 2020

Il re Guerreiro e il gabbato Jonathan

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Dal Portogallo con furore. Ma anche con tanta testa e buone gambe.  A Ruben Guerreiro il tappone - reso ancora più tale da freddo e pioggia - di Roccaraso, al suo connazionale João Almeida, il settimo giorno in rosa.  Una maglia così "calda" e pesante - da non volerla coprire tutta con la mantellina, e capace di farti arrivare in maniche corte anche sotto il diluvio dopo 177 km da lanciano ad Aremogna, 4 GPM e quasi quattromila metri di dislivello. Scalatore scaltro, Guerreiro, che s'è fatto tirare quasi sempre da Jonathan Castroviejo, ultimo dei fuggitivi di giornata ad arrendersi.E beffato sul traguardo com'era successo sull'Etna a Visconti, alla terza tappa, con un altro della Education First, l'ecuadoriano Caicedo. Allora lo Jonathan beffante, non quello beffato. Quarta fuga su quattro andata in porto dopo quelle di Caicedo, Ganna e Dowsett. Nella generale, qualcosina è successo: Almeida ha 39" di vantaggio ma sull'olandese Wilco Kelderman, che ha

FOOTBALL PORTRAITS - Pressley, BraveHearts

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 Esploso tardi, il capitano dei Cuori di Midlothian incarna il simbolo dei “Jambos” e i valori più cari al calcio britannico: grinta, agonismo e determinazione. L’anti-Keane, se ne esite uno, è lui di Christian Giordano  © , Guerin Sportivo   ©  (2006) “The Captain of Her Heart”, il Capitano del suo cuore, cantavano con successo (l’unico) i Double nel 1985. Il compianto zurighese Felix Haug scrisse quelle parole per una ragazza, ma oggi fanno pensare al carismatico condottiero dei Cuori: Steven Pressley. “Chewbacca” (come l’irsuto personaggio di Guerre stellari) o, più di recente, “Elvis” (giocando sul cognome), non è solo l’anello di congiunzione tra la tradizione e la nuova proprietà legata al magnate russo, cresciuto in Lituania, Vladimir Romanov. È il cavaliere senza macchia e senza paura (anche se, dopo un paio di errori dal dischetto, per un po’ ha lasciato i rigori a Paul Hartley