Balo chiama Italia
Che sia il più forte attaccante italiano, nessuno lo mette più in dubbio. Figuriamoci chi lo conosce meglio, lo ha fatto esordire in A con l'Inter a 17 anni e ha speso 28 milioni per portarselo a Manchester. Il punto è che, ogni tot partite - se non nella stessa come col Tottenham - il talento del dottor Jekyll lascia campo aperto alla follia di Mr Hyde; che non a caso, nell'inglese di Stevenson, suona come to hide, nascondere. Ecco, l'identità nascosta di Super Mario ogni tanto emerge e distrugge quel che di buono ha appena creato. Con gli Spurs, entra e decide su rigore. Poi passeggia in testa a Scott Parker, che da neocapitano dell'Inghilterra, potrebbe ricordarsene agli Europei; che Balo rischia di vedere in tv, se non farà quella telefonata a Prandelli, e ricomincerà a parlare solo coi gol. Vale per Prandelli con Balotelli come per Stuart Pearce, o chi per lui, con Wayne Rooney, che in Polonia e Ucraina giocherà dai quarti, sempre che l'Inghilterra super...