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Visualizzazione dei post da gennaio 24, 2019

Già spezzato il volo di Titì Henry

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Mai tornare dove si è stati felici. Thierry Henry ha voluto provarci lo stesso, a costo di scottarsi se non proprio bruciarsi, sulla sua prima panchina da capoallenatore. E' durata 104 giorni, più veloce delle volate in campo aperto che l'hanno reso celebre. Più a Montecarlo e a Londra-nord sponda gunners  che a Torino, Barcellona e New York. Lo doveva, forse, al club del Principato che l'ha scoperto e lanciato dopo la non facile adoelscenza con un padre-padrone alla Agassi e l'alienante fabbrica di talenti di Clairefontaine. Lì al Monaco, il futuro Titì ancora crossava da ala destra per il gemello Trezeguet. Insieme nel 97 vinsero titolo e supercoppa di Francia. E da ala floppò alla Juve prima di diventare l'uomo-gol dei record all'Arsenal di Wenger. Lo stesso alsaziano che al Monaco allenava la prima squadra quando Henry era all'ultimo anno nelle giovanili. Dopo tre anni da super talent di Sky Sports UK come risposta, per ruolo e carisma, a