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Visualizzazione dei post da aprile 8, 2022

Aubisque, l’eterno secondo che non si dimentica

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di CHRISTIAN GIORDANO © Rainbow Sports Books © Nessuno si ricorda del secondo. Vale per i corridori come per le montagne, anche quelle tempio del ciclismo. L’Aubisque, “Oasi dei Pirenei”, ha la sventura di trovarsi con un vicino tanto famoso quanto scomodo.  Fu su quelle rampe per lui maledette che il 21 luglio 1910 Octave Lapize inveì contro gli organizzatori del Tour il suo immortale «Vous étes des assassins!», ma non è lì che la sua statua campeggia: è invece sul Tourmalet. Il vicino tanto scomodo quanto famoso.  Era la prima volta che la Grande Boucle s’arrampicava sull’Aubisque, ma i corridori l’affrontarono dopo il Tourmalet. Ancora oggi l’Aubisque è la seconda ascesa più scalata al Tour, sempre dopo il Tourmalet. E nessuno si ricorda mai del secondo.  Sarà stato un capriccio della Storia o magari una semplice casualità, ma fu vincendo lì, sull’Aubisque, nella prima semitappa – oltre che per il terzo posto finale – che Stephen Roche si sarebb...

Sergio Meda: Brera, Fossati e noi "uomini della legge"

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  di  CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per RAINBOW SPORTS BOOKS © Il mondo davvero va alla rovescia. È lui, veterano del mestiere, che quasi insiste per venire a trovare me, in redazione. Sergio Meda, milanese, classe 1949 (8 aprile), è così: un eterno innamorato del mestiere, del ciclismo, delle storie raccontate come van raccontate.  Non a caso amico fraterno di Mario Fossati, mi ha fatto – dopo questa chiacchierata e senza mai averlo incontrato prima – uno dei più bei complimenti che io abbia mai ricevuto nella mia "carriera" giornalistica: «Tu sei un uomo della legge». Così, fra loro, Fossati e Meda definivano se stessi e i pochi colleghi da loro stimati per rigore, modestia e professionalità.  Quando, pur ringraziandolo, gli avevo bonariamente obiettato che ancora neanche mi conosceva e né aveva mai letto-visto-ascoltato niente di mio, mi ha risposto brusco, à la Meda: «È un complimento. Prendilo, e portatelo a casa».  Grazie, Sergio. Preso, e portato a ca...