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Visualizzazione dei post da settembre 12, 2018

Renato Bongioni - Campione del mondo dilettanti a Salò 1962

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http://www.museociclismo.it/content/articoli/1249-Renato-Bongioni---Campione-del-mondo-dilettanti-a-Sal%C3%B2-1962/index.html Renato Bongioni da Ome era "figlio" di "Tone" Zanola che l'aveva allevato al Pedale Bresciano con grande cura e certosina attenzione, dedicandogli tanto tempo e ancor più affetto. Il giovane di Ome era un campione nato, cresciuto alla ferrea disciplina ciclistica che al tempo imponeva sacrificio per gli allenamenti da assommare all'impegno per la quotidiana attività di lavoro: l'aveva ben intuito l'allora commissario tecnico dei dilettanti Elio Rimedio . Renato visse quella stagione 1962 in proiezione della corsa mondiale di Salò.  Antonio Zanola, allenatore e massaggiatore , aveva predisposto per il suo corridore un accurato programma di lavoro: cinquemila chilometri con il pignone fisso, novità ai quei tempi, a inizio stagione. Renato colse il successo in quella stagione ad Asola, campione lombardo, dopo la p

Diluvia su Aru, primo sole per Woods

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Quando piove, piove. E su Fabio Aru, diluvia da un'eternità. Tornato al Giro dopo un anno di assenza per il KO al ginocchio in preparazione, ecco la cotta di Sappada, la penalizzazione per scia nella crono di Rovereto e il ritiro prima di Bardonecchia.  Ora alla Vuelta la caduta in discesa ai -6,2 km dall'arrivo della 17esima tappa, 157 km da Getxo al Balcón de Bizkaia, sull'inedito Monte Oiz. Colpa del cambio, s'è sfogato Fabio col suo diesse Joxean Fernández Matxin. Col sardo è finito per terra l'austriaco Hermann Pernsteiner, gregario di Nibali alla Bahrain-Merida. Ecco: prima Nibali all'Alpe d'Huez al Tour, adesso Aru.  Piove anche sul Ct Cassani e la sua Italia per il Mondiale di Innsbruck del 30 settembre. Aru, nonostante le abrasioni e la ferita al gluteo destro, è arrivato al traguardo con 14' di ritardo.  Nibali è in crescendo: in fuga nei 26 con De Marchi (sesto a 44" e primo degli italiani), ha ceduto nel finale e ha

Moscon: “Ho il fuoco dentro, vincere subito per zittire tutti”

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Siamo andati a Innsbruck, dove il 30 si corre il Mondiale: qui vive il trentino, cacciato dal Tour e poi squalificato, che sabato torna in gara all’Agostoni 12 SETTEMBRE 2018 - INNSBRUCK (AUSTRIA) dal nostro inviato Ciro Scognamiglio - © GAZZETTA DELLO SPORT “Vincere e zittire tutti. Così. Dando una lezione con i fatti. Semplicemente vincendo…”. Gianni Moscon ha appena finito di pranzare. Pomodori, cetrioli, riso in bianco, pane integrale e due pezzi di formaggio. Nella nuova casa in affitto sta da pochi mesi. Una stradina tranquilla, non lontana dal centro di Innsbruck e neppure dall’aeroporto. Pure Gianni è tranquillo. Ma dentro ha il fuoco. Oggi scade la squalifica di 5 settimane per la manata data verso Gesbert (senza colpirlo) al Tour. Nel fine settimana il 24enne trentino di Sky corre: Agostoni sabato, Bernocchi domenica. C’è un Mondiale da onorare (ieri doveva vedersi con il c.t. Cassani). Un finale di stagione per scatenarsi e riprendersi in un botto il tempo