Post

Visualizzazione dei post da ottobre 18, 2019

SORELLA SARA. MEDVEDEV, IL NUMERO UNO NON UFFICIALE

Immagine
https://www.sport-e-cultura.com/2019/10/18/sorella-sara-medvedev-il-numero-uno-non-ufficiale/?fbclid=IwAR2F6jyylDZYjBJGyd5EKlY4XO3fLw_SHPfXylT_y92gFUfQblUhgGrxqLs di SIMONE BASSO Sport e Cultura, 18 ottobre 2019 Avete voglia a fare ricerca sullo sport, tecnica e storia, ad approfondirlo per quel che è (stato): uno guarda lo spazio (un po’ lunare) dell’editoria specialistica e si imbatte in una sequenza di feuilleton . A fianco del libro epico, su un argomento usa-e-getta, il selfie scritto delle biografie dei campioni pare la moda del momento. Da Open  in poi, i biopic come le locuste.  Tutti, in un’epoca in cui la sovraesposizione – l’esserci, sempre – sembra l’unica regola, raccontano il proprio romanzo. Anche se hai solo vent’anni (!), come Simona Quadarella , e dovresti fregartene dell’autocelebrazione: nuotare, vincere l’oro dei 1500 a Gwangju, basta a se stesso. Invece vendersi a pezzettini, oltre lo sport (che diventa solo un mezzo per veicola

Dimissioni bulgare

Immagine
Bulgaria-Inghilterra 0-6 del 14 ottobre non è stata - sul campo - la sconfitta più pesante nella storia della nazionale bulgara, quella resta l'8 a 1 di dalla Spagna a Madrid nel '33.  Ma fuori, è quella dagli effetti più devastanti: son saltati, non a cascata e con tempistiche sospette, il presidente federale Borislav Mihaylov e l'intero consiglio direttivo, nonché il Ct Krasimir Balakov, insediatosi il 14 maggio, ma ancora senza vittorie e con un punto in 5 match di qualificazioni europee. Balakov, fantasista della "generazione d'oro" quarta al mondiale di USA 94, ha sbagliato dribbling dialettico negando non soltanto di aver sentito cori razzisti ma persino l'evidenza delle immagini riprese sugli spalti del Vassil Levski di Sofia. Che, va ricordato, aveva un settore da 5000 posti chiuso per precedenti episodi di intolleranza. Peggio ancora l'ormai ex presidente federale Mihaylov, che ha infilato una "papera" non degna d

IN FUGA DAGLI SCERIFFI - Le Imprese: Zimmy al Giro del Lazio '86

Immagine
https://www.amazon.it/dp/B07XP5GBYG Simone Basso IN FUGA DAGLI SCERIFFI Oltre Moser e Saronni: il ciclismo negli anni Ottanta Prefazione di Herbie Sykes Rainbow Sports Books, 160 pagine - kindle, amazon.it – € 9,90 Il Giro del Lazio, col vecchio calendario, per vent’anni fu la rivincita immediata al mondiale agostano. (...) I 237 chilometri del Lazio – da Marino a Roma – richiedevano fondo e versatilità: terreno di caccia ideale per chi – dopo sette mesi di competizioni in giro per il mondo – ancora ne aveva. Passista di classe o velocista resistente. La prima fuga fu promossa da Maurizio Conti, alla ricerca di un contratto per il 1987, al quale si aggiunsero Claudio Fasolo, Claudio Golinelli e Fabio Bordonali. Centotrenta chilometri davanti e poi, ripreso il quartetto, il clou: l’erta di Rocca di Papa, il momento che spezzava in due la gara. Lì, su un tratto di pendenza al dieci per cento, il forcing di Urs Zimmermann non fece prigionieri: a poco più di cinquant