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Visualizzazione dei post da novembre 27, 2020

Cesàreo Onzari e il Gol Olimpico

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http://liberopallone.blogspot.com/2017/11/cesareo-onzari-e-il-gol-olimpico.html Ci sono gesti tecnici che restano, e resteranno per sempre, indissolubilmente legati ai giocatori che li hanno resi celebri.  E' così, per esempio, che quando un calciatore esegue il cosiddetto “elastico”, la mente di ogni appassionato va a Ronaldinho, tra i più formidabili esecutori del gesto.  E così per tante altre finte, tanti altri movimenti che ogni giorno vanno in scena sui campi del pianeta. C'è però un gesto tecnico, una giocata, che ha visto il nome del suo “padre” scivolare via, quasi dimenticato tra le pagine di storia del calcio. E' il gol segnato direttamente da calcio d'angolo: si usa chiamarlo “gol olimpico”, soprattutto nei paesi dell'America Latina. Questo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non perché fu segnato durante un'Olimpiade.  Per risalire alla genesi di questa definizione serve riavvolgere il nastro del tempo fino al 2 ottobre 1924. Lo scenario

L’ultima crociata di re Diego

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https://www.internazionale.it/notizie/enric-gonzalez/2020/11/25/vita-maradona?fbclid=IwAR0oSfhuVEHLnd-BYfBGdqGcPFfF3S85NG3vAXx_wG9JJ6gGYb9ukvJDlAA (Christian Dellavedova) Enric González , El País , Spagna 25 novembre 2020 Il 25 novembre 2020 Diego Armando Maradona è morto nella sua casa di Tigre, alla periferia di Buenos Aires. Aveva da poco compiuto 60 anni. Questo articolo è uscito sul numero 1355 di Internazionale. Fondamentalmente questa è una storia crepuscolare: un vecchio idolo del calcio soccorre una squadra modesta e quasi destinata alla retrocessione. Ma chi ha letto il titolo avrà già capito che le cose non sono così semplici. Non lo sono mai quando si parla di Diego Armando Maradona. E neanche quando si parla del Gimnasia y Esgrima, la squadra di calcio più antica d’America , con una storia che trabocca di leggende e una vetrina con pochi trofei. Forse è nello stadio El Bosque, che lega Maradona e il Gimnasia, che si nasconde uno di quei nervi segreti che fanno dell’Argen

Diego Armando Maradona, lo specchio dell’Argentina

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Diego Armando Maradona il giorno in cui il Napoli ha vinto per  la prima volta il campionato di calcio italiano, il 10 maggio 1987.  (Massimo Sambucetti, Ap/LaPresse) Clarín , Argentina 25 novembre 2020 Diego Armando Maradona è morto mercoledì 25 novembre per un arresto cardiorespiratorio nel quartiere di San Andres, a Tigre, nell’area metropolitana di Buenos Aires, dove si era stabilito da qualche giorno in seguito all’operazione alla testa cui si era sottoposto per un ematoma subdurale. Il 30 ottobre aveva compiuto sessant’anni. È morto verso mezzogiorno, dopo che i medici che lo assistevano hanno cercato di rianimarlo. Negli ultimi giorni la sua famiglia e il suo entourage avevano notato che Maradona era “ molto ansioso e nervoso ”. Per questo motivo era riaffiorata l’idea di trasferirlo per la riabilitazione a Cuba, dove aveva già trascorso alcuni anni per combattere la sua dipendenza dalla cocaina. Alla fine è successo. Un evento dall’impatto globale. Una notizia che segna uno sp