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Claudio Gregori - Greg, l'ultimo aedo

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di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per RAINBOW SPORTS BOOKS © «Non immaginiamoci i corridori come degli angeli intatti.  Sono uomini, e da uomini vivono» - Claudio Gregori Locanda della Contea Torre d’Isola (Pavia), mercoledì 28 febbraio 2018 - Claudio Gregori: tu sei l’ultimo aedo di un certo ciclismo, pieno di campioni e di personaggi. «Io sono un aedo fortunato, perché ho avuto la grande fortuna che Candido Cannavò, direttore della Gazzetta, ha visto in me un giornalista di colore. E facendo il colore, mi sono occupato di tutti gli sport e in particolare del Giro d’Italia. Ne ho fatti ventotto. E quindi attraverso questa lunga esperienza ho conosciuto campioni straordinari e mi sono calato dentro l’epos del ciclismo. Il Giro d’Italia è un po’ un’Iliade. C’è Achille, c’è Ulisse, il furbo, e c’è anche Tersite. Ci sono molti Tersiti, soprattutto in questo periodo che ho fatto io. Basta pensare ai maestri del doping. Però ci sono anche paladini valorosi