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Visualizzazione dei post da giugno 15, 2015

2015 NBA Draftology: Stanley Johnson (SF; fr; Arizona)

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by DRAFTOLOGY Pro:     NBA-ready , grande differenza fisica e mentale rispetto a coetanei e pariruolo     Aggressivo e competitivo su entrambi i lati del campo     Versatile offensivamente, non eccelle in niente ma sa fare quasi tutto     Difensore difficile da superare, taglia fisica e piedi veloci     Valido aiuto a rimbalzo Contro:     Deve mettere a posto il tiro e il range, nonostante buone percentuali.     Manca di soluzioni dal palleggio     Qualche dubbio sul potenziale Atletismo e fisico Stanley compirà 19 anni alla fine del prossimo anno, ma nonostante la giovanissima età dispone di taglia fisica e potenza che lo rendono una forza della natura. Questo ne velocizzerà l'adattamento ai pro. Non è un super atleta ma è sopra la media, dotato di rapidità nei movimenti, velocità in campo aperto e  buona verticalità. Attacco In transizione è difficile da limitare perché è come un treno in corsa, usa velocità, stazza e aggressività per coprire le line

#11 Indiana: Stanley Johnson (SF; Fr; Arizona)

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Birthday: 5/29/96 NBA Position: Small Forward Class: Freshman Ht: 6-6 Wt: 242 Hometown: Fullerton, CA High School: Mater Dei NBA Comparison: Kawhi Leonard/Ron Artest Strengths: Versatile and two-way wing player with considerable upside (turns 19 on May 29th) ... Solid feel for the game ... Ultimate competitor and does the little things it takes to win ... Athletically gifted with a strong body frame ... Great physical attributes and nice size ... 6-11 ½ wingspan ... Both upper and lower body are rock solid ... Combines speed, quickness, power at a high level ... Has great footwork ... Can score the ball in numerous ways (still polishing his offensive game) ... Good change of pace player ... Slasher ... Shooting stroke has shown improvement ... Jump shot has balance and elevation ... Capable of hitting jump shots off the dribble and by pulling or spotting up ... Can knock down spot up 3-pointers (has a quick release and always keeps hands and feet set) ... Has range on hi

KEVON LOONEY, rimbalzista acerbo

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Lascia il college dopo un anno a UCLA in cui ha mostrato tanto potenziale e altrettanta incostanza. Eccellente rimbalzista, ma deve migliorare al tiro. Ha bisogno di tempo per maturare di Riccardo Pratesi, La Gazzetta dello Sport @rprat75 COLLEGE — 11.6 punti e 9.2 rimbalzi a partita nella sua unica stagione, quella da matricola, a UCLA, la leggendaria università di Los Angeles. I Bruins non sono riusciti a competere con la corazzata Arizona nella Pac 12, ma a sorpresa sono arrivati alle Sweet 16 del Torneo, per il quale si sono qualificati più per il prestigio dell’ateneo che per il record stagionale. Ma due vittorie hanno legittimato la scelta del Comitato di selezione delle 68, e pazienza se poi Gonzaga ha cacciato fuori i californiani senza troppi riguardi al Regional di Houston. Looney ha mostrato tanto potenziale e altrettanta incostanza. Come prevedibile.  PUNTI DI FORZA — Eccellente rimbalzista , specie sotto i tabelloni altrui. E Tristan Thompson in questi pla

Kevon Looney: Loon Squad

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Milwaukee-bred forward Kevon Looney is headed to UCLA with a simple goal: help put the Bruins back on top “I’m steadily improving my shooting, hitting a lot of threes this year.” - Kevon Looney words: Ryan Jones, Slam Magazine , April 2014 He was barely into middle school at the time, but even then, Kevon Looney knew he and his AAU teammates were in over their heads. “We played against a bunch of the top guys in the country our age, like the Harrison twins , and they blew us out by 30,” Looney remembers. “It was really ugly.” Looney and his young teammates on the Milwaukee Running Rebels weren’t quite ready for their first taste of big-time hoops, but as he’s quick to point out, “We’ve made some strides since then.” Few players in the country have made more progress than Looney.  Now a senior at Milwaukee (WI) Hamilton, the 6-10, 210-pounder is a consensus top-15 prospect in the 2014 class.  He says he started to realize how far he’d come a few years ago, f

2015 NBA Draft: Kevon Looney (SF-PF; Fr; UCLA)

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3. Kevon Looney Latest Rumors: WASHINGTON Small Forward / 6-9 / UCLA / Freshman 11.6 ppg, 9.2 rpg, 1.4 apg While he has a long ways to go, he is considered a potential lottery pick. If effort is a skill, then it is Looney's top attribute. He has one of the most unorthodox games you will find. While he's got some great versatility to handle the ball and even pass it, he projects as a four for the NBA level. He has one of the best motors, giving consistent energy and effort in every game. While he doesn't have much of a post game, and needs to get a lot stronger, he is a tremendous rebounder.   Twitter: @Loon_Rebel5 Comparison: Al-Farouq Aminu Global Ranking: 19th Salary: $1,310,300* 3. Kevon Looney WAS Latest Rumors Small Forward / 6-9 / UCLA / Freshman 11.6 ppg, 9.2 rpg, 1.4 apg While he has a long ways to go, he is considered a potential lottery pick. If effort is a skill, then it is Looney's top attribute. He has one of the most unorthodox g

#23 Portland: Kevon Looney (PF; Fr; UCLA)

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Birthday: 2/6/96 NBA Position: Power Forward Class: Freshman Ht: 6-9 Wt: 222 Hometown: Milwaukee, WI High School: Milwaukee Hamilton NBA Comparison: Al-Farouq Aminu Notes: 6'8.5 (in shoes) 183 lbs, with a 7'1 wingspan at the 2012 LeBron James Skills Academy Strengths:  Talented forward with great physical attributes , who can be a very difficult match-up … Great instincts and aggressiveness as a rebounder , attacks the ball high and is dangerous on the offensive glass … High release on his shot , with potential to stretch his range … Shows potential to be efficient on the pick-and-roll, as well as the pick-and-pop … Unselfish player, has shown vision when in one-on-one situations … Length gives him potential as a defender, and he has been tough to shoot over when focused … Has to be accounted for as a shooting threat from the mid-range, plus has the ability to use the dribble on run outs … Becoming more confident as a cutter as his freshman season has

JERIAN GRANT, il basket nel DNA

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La combo guard di Notre Dame è figlio, fratello e nipote d'arte. Ha tanti punti nelle mani ma non un gran tiro, e i 22 anni e mezzo potrebbero farlo scendere. Verrà scelto tra la 15 e la 25 di  Riccardo Pratesi, La Gazzetta dello Sport   @rprat75 COLLEGE — Da senior 16.5 punti e 6.7 assist a partita a Notre Dame, la leggendaria (soprattutto per il football) università dell’Indiana. Subito due ottime stagioni in Big East (da matricola in quintetto all-rookie di conference, da sopohomore nel secondo quintetto assoluto), poi il passaggio nella Atlantic Coast Conference. Dove, dopo l'eccellente inizio, la NCAA lo dichiara accademicamente ineleggibile. Tradotto: è indietro con gli esami. La sua annata da junior diventa un’incompiuta: non può più giocare. Invece di dichiararsi eleggibile per il Draft NBA, si mette sotto con i libri e, la passata stagione, esplode. Trascina gli Irish al successo su North Carolina nella finale del Torneo di Conference e a un passo dalla Fina

DEVIN BOOKER, un tiro da lotteria?

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L'esterno di Kentucky ha in capacità balistica e fisico le qualità migliori. Ma deve migliorare il passaggio. Verrà pescato attorno alla 15a posizione di Andrea Beltrama, La Gazzetta dello Sport @andreabeltrama COLLEGE — 10 punti, 2 rimbalzi e il 41% da tre in 20’ di impiego nella Kentucky capace di vincere 38 partite in fila prima di collassare nella semifinale contro Wisconsin. Considerata la struttura peculiare della squadra e il minutaggio diviso quasi equamente tra dieci giocatori, non sono però cifre su cui fare affidamento. Ha avuto alti e bassi, mostrandosi però pronto mentalmente a un livello fino a quel momento mai sperimentato. A differenza di molti compagni, infatti, non era scontato che lasciasse il college dopo una stagione. PUNTI DI FORZA — Il tiro, unito a un fisico imponente (1,98) per un esterno . Meccanica rapidissima, è pericoloso anche dai 5-6 metri . A suo agio in transizione, è in campo aperto che ha fatto vedere le cose migliori, al pari dei comp

JAHLIL OKAFOR, prima o seconda scelta?

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di   Riccardo Pratesi,  La Gazzetta dello Sport Minnesota sta scegliendo la prima chiamata assoluta tra il lungo di Duke e Karl-Anthony Towns. Okafor è un centro autentico che può segnare tanto da subito, ma deve migliorare in difesa. Diventerà il nuovo volto di TWolves o Lakers COLLEGE — 17.3 punti e 8.6 rimbalzi a partita. Matricola.  Campione nazionale con Duke, decisivo nel finale contro Wisconsin. Nominato primo quintetto All American, secondo solo a Kaminsky come giocatore dell’anno. PUNTI DI FORZA — Mani da pianista.  In attacco è un centro autentico capace di segnare tanto da subito, in Nba. Sfruttando la stazza e la tecnica. Ha movimenti in post basso e fronte a canestro , compreso un buon tiro dalla media . Se non avrà infortuni gravi sarà un All Star per parecchio tempo. PUNTI DEBOLI — Non è un super atleta. E neanche un gran difensore.  Fatica a difendere sui pick&roll e dà il meglio nella metà campo offensiva , anche come atteggiamento mental

TYLER LYLES, talento acerbo ma grandi doti offensive

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Il lungo di Kentucky deve lavorare su difesa e tiro da tre, ma ha mani dolci e tocco morbido per fare male in attacco: verrà pescato attorno alla 20 ma avrà bisogno di tempo per maturare Andrea Beltrama, La Gazzetta dello Sport @andrabeltram COLLEGE — 8 punti, 5 rimbalzi e 1 assist. Fosse finito in qualsiasi altra squadra, a parte forse Duke, le sue cifre sarebbero state più carnose. Nella Kentucky ripiena di talento si è comunque distinto, pur dovendo spesso giocare lontano dall’area . Buoni lampi, solide partite. E inevitabili momenti di stanca, come capita a tutti i freshmen. PUNTI DI FORZA — Le doti offensive sono evidenti, e non sono rimaste certo nascoste nonostante il ridotto minutaggio . Ha mani dolci, tocco morbido e varietà di movimenti offensivi . Nato come giocatore d’area, ha mantenuto le abilità in post , mostrando però anche din saper attaccare l’avversario dal palleggio. Ha apertura di braccia notevole e coordinazione e velocità per giocare anche a ritmi

JP TOKOTO (SG/SF; Jr.; UNC)

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Birthday: 9/15/93 (21) NBA Position: SG/SF Class: Junior Ht & Wt: 6'6" x  195 Hometown: Menomonee Falls, WI High School: Menomonee Falls HS Notes: 6'6.5 (in shoes) 185 lbs, with a 6'9 wingspan at the 2011 LeBron James Skills Academy Ha passato 3 anni a North Carolina specializzandosi in schiacciate e contenimento degli avversari. Ma gli manca il tiro : verrà scelto tra fine primo giro e inizio secondo di Riccardo Pratesi, La Gazzetta dello Sport   @rprat75 COLLEGE — 8.3 punti, 5.6 rimbalzi, 4.6 assist a North Carolina. Junior: terzo anno.  Per i Tar Heels era il difensore sul perimetro da appicciare sul migliore attaccante avversario. Schiacciate e penetrazioni prepotenti, ma il tiro andava a giornate. Più freddo che caldo. Come il meteo da quelle parti. E allora Carolina in attacco andava a trovare soprattutto i lunghi, Johnson e Meeks, lasciando sbizzarrire giusto il play Paige, sul perimetro. Tokoto è però giocatore dai buoni istinti ces

SAM DEKKER, talento offensivo da lotteria

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Sam Dekker, 21 anni, 13.9 punti di media nell'ultima stagione con Wisconsin Grande versatilità offensiva e gioco senza palla, bravo in tutto senza eccellere in nulla Andrea Beltrama,  L a  Gazzetta dello Sport @andreabeltrama COLLEGE — Frutto maturo del sistema-Wisconsin . Tre anni in crescendo, superando ostacoli, limando difetti. Ha trovato spazio al secondo anno, si è imposto al terzo, è esploso al quarto . Giocando un Torneo NCAA ai limiti della perfezione, per tempismo delle giocate, precisione al tiro da fuori e fiducia nei propri mezzi, fino alla memorabile serata contro Arizona, distrutta alle Elite Eight con una partita da 27 punti e 5/5 da tre . Così così in finale, l’unica serata storta al tiro . Wisconsin l’ha pagata cara, ma la sua immagine è uscita ingigantita dalla March Madness . 14 punti e 52% al tiro le sue statistiche, da valutare nel sistema a pochi possessi e “alta efficienza” dei Badgers . PUNTI DI FORZA — Quello più chiaro: la ver

RJ HUNTER, il futuro è nel tiro

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Il prodotto di Georgia State è una guardia che ha nel tiro la sua qualità migliore. Assomiglia a Marcus Thornton e potrebbe fare molto comodo a Memphis. Ma deve migliorare in difesa di Andrea Beltrama, La Gazzetta dello Sport  @andreabeltrama COLLEGE — Ha giocato tre anni a Georgia State , in un ateneo abbondantemente fuori dal giro che conta. Una scelta dettata dalle poche offerte di reclutamento all’uscita dal liceo e dalla presenza sulla panchina di Georgia State di papà  Ron . Eppure ha avuto il suo bel quarto d’ora di fama al Torneo NCAA 2015. Nel primo turno, ha segnato il canestro della vittoria contro Baylor, facendo cadere dalla sedia il padre nella foga della celebrazione. Folklore a parte, la sua ultima stagione è stata notevole, seppur in una conference di terzo livello ; 19.5 punti, 4.5 rimbalzi e 3.6 assist: cifre da leader assoluto dell’attacco.  PUNTI DI FORZA — Il tiro è la qualità migliore . Le sue percentuali sono state normali (40% dal campo, 30% d

BOBBY PORTIS, il piccolo Aldridge che vide picchiare sua madre

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Viaggio tra i 30 migliori prospetti che l'anno prossimo giocheranno tra i pro: il più duro arriva dall'Arkansas, ha avuto un'adolescenza difficile, è stato il primo Razorback di sempre a passare i 1000 punti e 500 rimbalzi da sophomore. E piace a Boston di Michele Talamazzi, La Gazzetta dello Sport COLLEGE — Giocatore dell'anno nella SEC , dominata da Kentucky, con tre Wildcats che andranno via nelle prime 10 chiamate al Draft 2015 . Merito di una breakout season da 17.5 punti e 9 rimbalzi, con cui ha riportato Arkansas al Torneo NCAA per la prima volta dal 2008. È stato il primo Razorback a oltrepassare i 1.000 punti e i 500 rimbalzi da sophomore, meglio anche del suo mentore Corliss Williamson . È il duro del draft. Non si tira indietro di fronte a nessuno. A 15 anni parò i pugni dell'uomo che picchiava la madre Tina . Quelle violenze non le ha dimenticate . E ora gioca mosso dalla rabbia . “Prima della gara, immagino i miei avversari che la picchiano

Minnesota e il dilemma Draft: Okafor o Towns alla #1?

Vinta la prima chiamata alla lotteria del prossimo 25 giugno, i TWolves cominciano a interrogarsi su chi chiamare: meglio il lungo da Duke o quello da Kentucky ? Pro e contro per entrambi Riccardo Pratesi, La Gazzetta dello Sport @rprat75 20 MAGGIO 2015 - SAN ANTONIO (USA) Okafor o Towns? Per la prima volta, “grazie” al peggior record di questa stagione, Minnesota ha vinto la Lotteria NBA. Ora per Flip Saunders, allenatore e presidente della franchigia, l’interrogativo è: per i suoi Twolves meglio il lungo da Duke o quello da Kentucky? Perché è una corsa a due, per la chiamata numero 1 del Draft 2015, in programma il 25 giugno a New York. Questo ormai prossimo sarà un buon Draft come talento complessivo , che principalmente riflette al top la classe degli one-and-done , che, appunto, ha trascorso un anno di college per poi dichiararsi in anticipo, una volta compiuti i 19 anni, requisito da regolamento del “piano di sopra” per essere eleggibili. E torniamo alla domanda di

Minnesota riparte dai giovani e dall'esperienza di Garnett

Alla scoperta dei Timberwolves, a cavallo tra vecchia e nuova stagione. Vinta la lotteria, Flip Saunders punta sulla prima scelta al draft 2015 e su un nucleo di talenti tra cui brilla il rookie dell'anno Andrew Wiggins di Michele Talamazzi, La Gazzetta dello Sport @mtalamazzi   Entusiasmo è la parola d'ordine a Minnesota. C'era all'inizio dell'anno zero dopo-Kevin Love e, pur in un'annata costellata da infortuni ( Rubio, Martin, Pekovic ) e risultati negativi (16 vinte e 66 perse), lo hanno riportato la crescita di Andrew Wiggins, il ritorno di Kevin Garnett e ora la 1ª scelta al Draft NBA 2015. DA CHI RIPARTE — Dai giovani, soprattutto. Andrew Wiggins , rookie dell'anno e potenziale da giocatore-franchigia, e Zach LaVine, già più che uno straordinario atleta. Ma anche da Dieng, Muhammad, Payne e ovviamente dalla prossima first pick. Poi ci sono la chioccia Garnett, e il nucleo di veterani (Martin, Pekovic, Budinger) che potrebbero diventare pedi

Beryl Burton: British Legend

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Hugh Gladstone February 26, 2010 In the end, her relentless drive was possibly what killed Beryl Burton, but during her lifetime it is also what defined her. Even as a schoolgirl playing ball by herself in the playground she would set exacting standards. In her autobiography Personal Best, she explained that every time she failed to reach her target, it would result in an inward ticking off. “I would even bite the ball with frustration and annoyance,” she wrote.  Her daughter, Denise Burton-Cole, thinks that more so than any physical attributes, Burton’s gift was her determination. “She just had her own ideas of what she was going to do and she did it,” Denise recalls. “Nothing stood in her way.” The results produced by this determination were outstanding. In the history of British cycling, no one before or since has been quite so dominating. And while Burton’s bread and butter was the domestic time trialling scene, where she ruled the roost for a whole qua