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Visualizzazione dei post da novembre 14, 2015

Lo sport non si ferma neanche col Terrore

Monacosettantadue. Settembrenero. Blitz. Testedicuoio. Lo sport, profanato in diretta dal terrorismo, aveva perso l'innocenza. E 17 vite: 11 atleti israeliani presi in ostaggio, 5 feddayin palestinesi e un poliziotto tedesco. L'Olimpiade s'interruppe per 24 ore, ma non si fermò. Come ad Atlanta 96, dopo la bomba antiabortista di Erich Rudolph al villaggio olimpico. Dal "Massacro di Monaco '72" è però cambiata la percezione stessa dell'evento sportivo, diventato obiettivo sensibile della guerra globale. Nel 1920 a Dublino, ci fu la prima Bloody Sunday.  L'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla che al Croke Park assisteva a una partita di football gaelico. Morirono 14 spettatori e un giocatore, Michael Hogan, cui oggi è dedicata una tribuna, per rappresaglia ai 19 agenti segreti britannici della "Cairo Gang" uccisi la mattina dalla frangia dell'IRA comandata da Michael Collins. Nel calcio a Euro 96, 206 feriti per un camion pieno