Post

Visualizzazione dei post da maggio 18, 2022

A Reggio Emilia sventola il Tricolore: Dainese, finalmente

Immagine
Era destino: nella Città del Tricolore, all'undicesima tappa, la prima vittoria italiana in questo Giro105. Alberto Dainese, primo a Reggio Emilia con una volata imperiale - oltreché imperiosa - mettendo in fila il Gotha dei velocisti presenti alla Corsa Rosa: Gaviria, Consonni, ciclamino-Démare, Ewan e Cavendish. Frazione velocissima, chiusa a 47.015 di media, la decima all-time al Giro, e la seconda più lunga di questa edizione: un piattone di 203 km con partenza da Santarcangelo di Romagna. Altroché classica tappa di trasferimento, il forte vento ha innervosito il gruppo, che così ha tirato a tutta, chiudendo addirittura in anticipo anche sulle tabelle più ottimistiche. Lo spettacolo, ovvio, era nell'epilogo: e lì Dainese ha centrato la rimonta-capolavoro della sua giovane carriera. Buona la terza dopo due top ten: nono sul Lago balaton alla terza e settimo a Messina alla quinta. E terzo successo al secondo anno da pro, per il 24enne padovano di Abano Terme, pilotato da un t

Terzo di sei fratelli vive a San Marino e si ispira a Sagan

Immagine
di CIRO SCOGNAMIGLIO Gazzetta dello Sport - mercoledì 18 maggio 2022 Biniam Girmay voleva essere Peter Sagan, da giovane aveva sentito tanto parlare di Pantani, e dai 2.480 metri di Asmara, capitale dell’Eritrea e sua città natale, è passato al centro Mondiale dell’UCI – Aigle, Svizzera – per avviarsi al grande ciclismo.  Ormai ne fa parte pure lui a pieno titolo e tra poco più di tre anni neppure saranno immaginabili le scene d’entusiasmo per lui al primo Mondiale della bici che si disputerà in Africa, in Ruanda.  I genitori, Girmay Hailu e Firweyeni Hailu, grandi appassionati di sport, hanno avuto 6 figli: 5 maschi e 1 femmina, Biniam è il terzo. Ora vive a San Marino, dopo avere fatto base a Lucca, e la famiglia è ancora ad Asmara: si è sposato giovane con Salime e hanno una bimba, Liela, che ha già festeggiato il primo compleanno.  Di religione cristiano-ortodossa, appassionato di calcio, Girmay ha cominciato a pedalare su una Mtb marca Stevens. Si era ispirato al connazionale Tekl

Marco Saligari - La curiosità del Commissario

Immagine
di CHRISTIAN GIORDANO © IN ESCLUSIVA per RAINBOW SPORTS BOOKS © Convinzione, curiosità, entusiasmo, passione: sono forse le più grandi qualità del Commissario, al secolo Marco Saligari, brianzolo di Sesto San Giovanni. Buon gregario, che – nelle giornate di grazia e rara libertà – aveva nelle corde la fuga giusta (tre tappe al Giro, una alla Parigi-Nizza, una e la classifica generale al Giro di Svizzera le perle in carriera), grazie a un’intuizione del telecronista Armando Ceroni,  si è poi reinventato  voce tecnica per la allora TSI, la tv di Stato svizzera. Poi un decennio a Eurosport e infine, dalla Tirreno-Adriatico 2017, l’approdo in Rai, per la quale tuttora segue – in bici per le ricognizioni e in moto da inviato in corsa – i grandi giri e le classiche. Classe ’65, il “Commissario” – copyright del Tista Baronchelli – non ha il forbito eloquio di Silvio Martinello né l’innata, quasi aristocratica eleganza di Vittorio Adorni; non trasmette l’istintiva empatia di Paolo