Démare a Pau zittisce tutti, anche Greipel

La quiete - in un'afa soffocante - prima delle (due) tempeste decisive: 171 km dall'inedito Trie-Sur-Baise (poco più di mille anime sugli Alti Pirenei) alla tradizionale Pau, per la 70-esima volta sede di tappa al Tour. Ultima chiamata per i (pochi) velocisti superstiti e prova generale per la passerella di domenica sui Campi Elisi. Malconcio Peter Sagan, caduto in discesa dal Val Louron-Azet il giorno prima e comunque lì a giocarsi lo sprint, il lotto era ancora più ristretto: i soliti Arnaud Démare e Alexander Kristoff - nell'ordine, come nella 13-esima, a Valence - più John Degenkolb (vincitore a Roubaix) e qualche altra ruota magari meno veloce ma con ancora residui di energie. Ha vinto, sul connazionale Christophe Laporte e il norvegese Kristoff, il favorito: Démare, chiudendo così - grazie anche al perfetto treno di Jacopo Guarnieri - la polemica via-social con André Greipel (finito fuori tempo massimo sull'Alpe d'Huez). “Qualcuno dovrebbe di...