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Visualizzazione dei post da maggio 9, 2018

Un fiore rosa nel Belìce dove la vita si fermò

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Il Giro porta sorrisi e colori a Santa Ninfa, distrutta dal terremoto del 1968  come aveva già fatto in Friuli, in Irpinia e a L’Aquila: per non dimenticare di Claudio Gregori,  Gazzetta dello Sport, 9 maggio 2018 Era il 15 maggio 1860, quando la Valle del Belìce udì tuonare i cannoni borbonici, mentre le camicie rosse, che avevano pernottato a Salemi, andavano all’assalto alla baionetta tra i fichi d’India verso Calatafimi. Era gennaio, il 14-15 gennaio 1968, quando la terra della Valle del Belìce tremò e quattro paesi – Gibellina, Montevago, Salaparuta, Poggioreale – furono sbriciolati. Altri furono distrutti al 70-80% come Santa Ninfa, dove il Giro d’Italia arriva oggi , Santa Margherita di Belìce, Partanna, Salemi. Altri devastati: Menfi, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina – il più antico insediamento albanese in Italia – Sambuca di Sicilia, Sciacca, Vita , dove i garibaldini cominciarono a fare l’Italia e, appunto, Calatafimi, che ha aggiunto al suo nom