Post

Visualizzazione dei post da novembre 19, 2016

Cristiano Realdo

Immagine
A sei giorni dalla chiusura delle urne, il Pallone d'oro 2016 (Bale, compagno di merengue, permettendo) non ha solo dominato il derby di Madrid numero 277. Lo ha quasi ridicolizzato, ben al di là della 32esima volta in Liga in cui ha segnato almeno tre gol.  Un gigante tra bambini, il portoghese. A 31 anni, fresco di rinnovo quinquennale con le  meregue , ha domato da nsolo un Atlético per un tempo, il primo, troppo remissivo per essere vero. Per essere figlio del Cholo , e all'ultimo Clásico madrileno al 50enne "Vicente Calderón, ripetutamente aizzato dallo stesso Simeone.  Ha sfoderato il repertorio completo, CR7. Punizione con errore e deviazione della barriera, rigore a spiazzare il pur magnifico Oblak.  E il tocco sottoporta su assist di Bale.  Per il tornado blanco fanno 375 in merengue, 18 nel derby, superato di un gol don Alfredo Di Stéfano come top scorer all time contro i colchoneros . E forse sarebbero anche stati quattro, con il colpo di test

Yaya is back!

Immagine
Era in rotta con Guardiola, proprio come gli era successo al Barcellona, dove secondo lui Pep lo faceva giocare troppo poco e non con la necessaria continuità. Al City, se possibile, l'inizio era stato anche peggio.  Subito fuori squadra, ostracismo prolungato e aria di cessione, a meno di scuse ufficiali di giocatore e procuratore. Scuse mai presentate dai diretti interessati, e anzi con l'agente Dimitri Seluk che ha contrattaccato: "Se Guardiola vuole la guerra, l'avrà". Non giocava dal 24 agosto, l'ivoriano: titolare nel ritorno del preliminare di Champions, 1-0 all'Etihad contro la Steaua Bucarest, virtualmente già eliminata col 5-0 in Romania. Da allora, mai a referto, battaglia a colpi di media e social, e poi - out of the (sky) blue - all'improvviso, tre mesi dopo, ecco la chance da titolare contro il Crystal City. Doppietta del 2-1 a Selhurst Park, salutata - via twitter - da Roberto Mancini, da sempre suo estimatore, che fece di