Domenico De Lillo
http://www.nicodelillo.com/chi_sono.html Con la macchina del tempo voliamo fino al 30 agosto 1937 nel quartiere Isola di Milano, dove sono nato. Papà Pasquale era un grande appassionato di ciclismo, un tifoso come tanti che non poté nemmeno pensare di diventare praticante, viste le difficoltà economiche. A quei tempi era un lusso persino possedere una bicicletta... Credo di essere stato il più giovane frequentatore di velodromi del mondo: papà mi ci portava che ero ancora in fasce. Lui oggi, purtroppo, non è qui con me a ricordare tutte le gare viste insieme al Vigorelli, vissuto in ogni angolo sia prima che dopo l’avvento della guerra. Ogni volta che vedevo le gare di mezzofondo mi appoggiavo alla balaustra della curva d’arrivo e iniziavo ad urlare a squarciagola. Quello divenne il mio posto fisso per molto tempo: mia madre Emma rimproverava il povero babbo perché tornavo a casa sempre senza voce, io invece ero talmente eccitato che non sentivo nulla e continuavo a sogna...