HOOPS PORTRAITS - Addio a Stern, re David diventato Golia
di CHRISTIAN GIORDANO SKY SPORT 24 - 1° gennaio 2020 L'NBA non l'ha solo salvata, da se stessa prima ancora che dalla bancarotta. David Stern l'ha - alla lettera - ripensata, rifondata, rimodellata, plasmandola a sua immagine e somiglianza, e traghettata nell'èra moderna. Ha raccolto, nel 1984 dall'iper-reazionario Larry O'Brien, una lega allo sbando quasi senza diritti tv, con le finali in differita sulla CBS e dilaniata da risse e droga. In campo e fuori. Sulla scia della rivalità Magic/Bird (cioè Lakers/Celtics) e sulle ali di Air Jordan e la dinastia Chicago Bulls, ne ha fatto un gigante capace di cannibalizzare i mercati e colonizzare non soltanto il mondo dello sport - americano prima e mondiale poi -, ma dello show-biz globale e sempre più globalizzato. Figlio di un bottegaio di dolci, nato nel '42 è cresciuto nella New York raccontata come nessuno nel C'era una volta in America di Sergio Leone. Lui è il James Woods...