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Visualizzazione dei post da dicembre 2, 2011

Fidel e la Revolución nello sport

“Hasta la victoria siempre”. Parlava di “patria o muerte” il suo amico Che Guevara. Ma Fidel castro che del Che fu amico e companero, il grido di battaglia l’ha applicato anche allo sport. Perché lo sprt c’è sempre stato. Un amore ricambiato, e non sempre disinteressato. Perché la Revolución, dell’educazione fisica, ha reso la sua Cuba un modello vincente nel baseball, nel volley, nell’atletica e nella boxe. Il primo idolo del pueblo fu il peso massimo Téofilo Stevenson. “Cosa valgono 5 milioni di dollari quando ho l’affetto di otto milioni di cubani?”, così il tre volte olimpionico (a Monaco ’72, Montreal ’76 e Mosca ’80) restò dilettante. Con il contro-boicottaggio comunista a Los Angeles ’84, il padre della Revolución gli spezzò il sogno del quarto oro ai Giochi, ma poi lo nominò allenatore del programma statale di pugilato e gli donò una villa. È sempre stato generoso con i campioni, Fidel. Purché la pensassero come lui. Con maradona, che il Che l’ha tatuato addosso, il feeling è