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Visualizzazione dei post da luglio 22, 2018

Nielsen il back-to-back Astana, Moscon ci ricasca

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Omar Fraile a Mende, Magnus Cort Nielsen a Carcassonne. Secondo successo consecutivo per l'Astana, meritato risarcimento dopo la tanta malasorte che ne ha colpito i leader Fuglsang e León Sánchez, ritiratosi alla seconda tappa per la frattura di quattro costole e del gomito sinistro, ricucito con 14 punti di sutura.  Nella 15-esima, stesso copione del giorno prima: fugona sfoltita nel finale, e big che se la prendono comoda: 18' a Mende, 13'11" alla fine dei 181 km da Millau a Carcassonne. Dopo l'"Alpe d'Huez bretone" (cioè il Mûr-de-Bretagne alla sesta) e il "piccolo Zoncolan" (lo sterrato del Glières alla decima), ecco il "piccolo Ventoux": l'inedito Pic de Nore.  A parte ripetitori e vento, però, la "Montagna Nera" col gigante calvo della Provenza c'entra poco.  Tanto meno se l'arrivo è a 40 km a valle. Lì però più delle trame di classifica contano le via di fuga per l'elefantiaca carov...

Grazia (e giustizia)

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di Giovanni De Mauro Internazionale, 20/26 luglio 2018 • Numero 1265 • Anno 25 Ha compiuto quarantadue anni il 13 luglio, al sessantunesimo giorno di sciopero della fame. Oleg Sentsov è un regista ucraino nato in Crimea.  Il 10 maggio del 2014 è stato arrestato a Sinferopoli con l’accusa di terrorismo: avrebbe dato fuoco alla porta di una sede locale del partito di Vladimir Putin, Russia unita, e progettato di far saltare in aria una statua di Lenin.  Dopo l’arresto gli è stata imposta la cittadinanza russa ed è stato condannato a vent’anni di carcere da un tribunale militare in un processo che Amnesty international ha deinito “palesemente irregolare”. Nessuna prova è stata portata a sostegno delle accuse.  Oggi è detenuto nella colonia penale di Labytnangi, in Siberia, nell’estremo nord della Russia. Il 14 maggio ha cominciato uno sciopero della fame per chiedere la liberazione di 64 prigionieri politici ucraini rinchiusi nelle carceri russe. Il 2...