Liegi 2018, il gran giorno di Jungels
Niki Terpstra al Fiandre. Julien Alaphilippe alla Freccia. Bob Jungels alla Liegi. E' il dream team del ciclismo globale e globalizzato, la Quickstep-Floors del gm Patrick Lefevere e del ds (italiano) Davide Bramati. E il 2018, sin qui, il suo anno magico. Già 26 vittorie in stagione, e la qualità dei successi fa persino più impressione della loro, straordinaria, quantità. Nella 104esima Decana, l'osservato speciale era Alaphilippe che mercoledì aveva interrotto se non spezzato la dittaura-Valverde, bruciando l'Embatido in quella che da quattro anni era casa sua, il Muro di Huy. Nella Doyenne , la classica più antica al mondo dopo la Milano-Torino, erano loro i favoriti, con Nibali che cullava l'impresa solo sfiorata col secondo posto del 2012. Tutti si aspettavano un suo attacco sulla Roche-aux-Faucons, la rupe dei falchi, ma lì - sul tratto più duro e in omaggio al nome della terribile cote - è piombato dopo la sparata della sua lepre Gilbert il falc...