"Pacho" Lualdi, il Sovversivo
di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per RAINBOW SPORTS BOOKS © Vado a trovarlo nel suo bar, un pomeriggio sul tardi, dopo l’allenamento. Il suo. Perché Valerio Lualdi – “Pacho” per ex compagni e avversari – è vivo. Eccome se è vivo. E pure in forma. Bustocco di nascita e gallaratese d’adozione, classe 1951, la stessa di Moser di cui è stato gregario leale e tutt’altro che incline al signorsì, Lualdi non ha perso la verve né quell’istrionica, carismatica personalità che in gruppo l’hanno spesso fatto passare, a seconda dei casi o delle antipatie, come «comunista», «sovversivo», o semplicemente «rompicoglioni». A farla breve altro che pacifico: un sindacalista a pedali; che quel famoso sciopero di Pisticci al Giro '84 l’ha poi pagato caro, forse più di tutti: con la carriera da diesse mai nata. Dopo un lungo inseguimento telefonico, finalmente fissiamo una data per – propongo – parlare «di ciclismo». «Insomma di cazzate», ribatte lui con quella sua voce calda e p...