BIKE PORTRAITS - Herrera, e Lucho fu
SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/2SFIVKoqNwEWq7ESBtAdTB «Quando ho iniziato a vedere dei culoni che in salita volavano come aeroplani, ho capito. E ho preferito dire stop.» - Lucho Herrera di CHRISTIAN GIORDANO © © Panache magazine El jardinerito de Fusagasugá . Perché da ragazzo raccoglieva fiori nei campi attorno alla cascina dov'era nato, circondata da palme e banani sulla collina fuori la città, a cinquanta chilometri da Bogotá, in cui oggi campeggia la sua statua a braccia al cielo. Classe 1961, dbambino teneva al guinzaglio un cucciolo di ratto che sarebbe cresciuto fino al metro di lunghezza. Poi ci chiediamo perché questi colombiani, venuti su a tremila metri senza niente se non il sorriso e un’irrefrenabile voglia di vivere, van così forte in salita e non han paura neanche del diavolo. Quella volta che il Tasso ne assunse le diaboliche sembianze, Luis Herrera non si scompose granché. Quel demonio di Bernard Hinault ...