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Visualizzazione dei post da maggio 4, 2023

Grande Torino - Gli angeli caduti in volo

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di Christian Giordano  © Guerin Sportivo  ©  «Quando lo stenografo è entrato nei nostri uffici come una furia agitando un foglietto bianco appena uscito dalla telescrivente, gridando il nome del Torino, abbiamo capito subito che stava abbattendosi su di noi una tremenda sciagura. Sulla carta era scritto: “L’aereo proveniente da Lisbona con a bordo la squadra calcistica del Torino, oggi, al suo arrivo in città, è precipitato”». Con queste parole la Gazzetta dello Sport  del 5 maggio 1949 annunciava la scomparsa della creatura perfetta, la più forte squadra che l’Italia calcistica abbia mai conosciuto: il Grande Torino . Tornava da Lisbona, il Grande Torino: tornava da una partita neanche ufficiale. Francisco José Ferreira , grande amico di Valentino Mazzola e capitano della nazionale portoghese e del Benfica, era a fine carriera. La sua squadra voleva omaggiarlo con una “partita d’addio”, e donargliene l’incasso per alleviargli eventuali ristrettezze economiche che avreb

BIKE PORTRAITS - Herrera, e Lucho fu

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SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/2SFIVKoqNwEWq7ESBtAdTB «Quando ho iniziato a vedere dei culoni  che in  salita  volavano come aeroplani,  ho capito.  E ho preferito dire stop.» - Lucho Herrera di CHRISTIAN GIORDANO © © Panache magazine El jardinerito de Fusagasugá . Perché da ragazzo raccoglieva fiori nei campi attorno alla cascina dov'era nato, circondata da palme e banani sulla collina fuori la città, a cinquanta chilometri da Bogotá, in cui oggi campeggia la sua statua a braccia al cielo. Classe 1961, dbambino teneva al guinzaglio un cucciolo di ratto che sarebbe cresciuto fino al metro di lunghezza. Poi ci chiediamo perché questi colombiani, venuti su a tremila metri senza niente se non il sorriso e un’irrefrenabile voglia di vivere, van così forte in salita e non han paura neanche del diavolo. Quella volta che il Tasso ne assunse le diaboliche sembianze, Luis Herrera non si scompose granché. Quel demonio di Bernard Hinault voleva lui la tappa. Ma il pic