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Visualizzazione dei post da febbraio 16, 2018

Quando a Sappada Roche tradì Visentini e si vestì di rosa

http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/maggio/13/Quando_Sappada_Roche_tradi_Visentini_ga_10_070513065.shtml di Claudio Gregori, Gazzetta dello Sport, 13 maggio 2007 LA MADDALENA - (greg) Il traguardo è come una muleta rossa, contro cui spesso il corridore s'avventa, catturato dalla luce della vittoria. Ecco sei grandi tradimenti nella storia del ciclismo.  1. L'11 agosto 1963, a Renaix, il Belgio era pronto ad applaudire il tris mondiale di Rik Van Looy, che invece fu bruciato allo sprint dal suo gregario Benoni Beheyet.  2. Il 6 agosto 1972 a Gap Marino Basso concesse il replay folgorando con un'accelerazione bruciante Bitossi, che volava solo verso la maglia iridata.  3. Venendo al Giro, Fausto Bertoglio fu accusato di tradimento nel 1975, 4ª tappa. Il suo capitano Battaglin, in rosa, forò nel finale, e Bertoglio non gli diede la ruota. Poi, vinse il Giro.  4. L'anno dopo il belga Johan De Muynck conquistò la rosa in montagna. Il capitano e

Roche e Kelly, gli irlandesi

http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/ di CLAUDIO GREGORI, Enciclopedia Treccani Stephen Roche è di Dublino. Il suo 1987 è favoloso. Roche vince il Giro d'Italia al termine di un clamoroso braccio di ferro con il capitano della sua squadra Visentini, che l'irlandese sconfigge prima sul piano psicologico che su quello tecnico. Al Tour si trova la strada spianata dal ritiro di Hinault e dall'incidente di caccia che ha messo fuori gioco LeMond . Roche mette una solida opzione sulla vittoria vincendo l'ottava tappa, la cronometro di Futuroscope (87,5 km), con 42″ su Mottet, che indossa la maglia gialla . Poi, subisce l'assalto in due tempi di Jean-François Bernard, che prima lo sorpassa sui Pirenei e poi conquista la maglia gialla nella cronometro del Mont Ventoux, infliggendogli 2′19″ di distacco. Bernard balza in testa alla classifica con 2′34″ su Roche e 2′47″ su Mottet . A sette tappe dalla fine la situazione s

I tre della prodezza e dell'incompiuta

http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/ di CLAUDIO GREGORI, Enciclopedia Treccani Tre corridori italiani accendono grandi speranze: Battaglin, Visentini e Baronchelli . Tre uomini sospesi tra la prodezza abbagliante e l'incompiuta. BATTAGLIN, CAMPIONE E GENTILUOMO Il 21 aprile 1981 Giovanni Battaglin si schiera al via della Vuelta a Santander. Ha quasi trent'anni. Per due volte è già salito sul podio del Giro d'Italia. Ha vinto 3 tappe al Giro e portato la maglia rosa. È uno scalatore capace di imporsi nel Gran Premio della Montagna sia al Tour sia al Giro della Svizzera. La sua carriera è segnata da infortuni e crisi, da incompiute, da imprese e cadute verticali.  Battaglin parte in sordina. Ma, nell'ottava tappa, che parte da Granada, una cronoscalata di 30 km, si rivela. Vince sulla Sierra Nevada e conquista la maglia amarillo. Belda e Pedro Muñoz cercano invano di scalzarlo. Per undici giorni Battaglin difende