Carlo Martinelli - Anatomia del trentinismo moseriano
di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per RAINBOW SPORTS BOOKS © Carlo Martinelli è un totem del giornalismo (non solo sportivo) trentino. Per sua stessa ammissione un feticista ossessivo-compulsivo del libro e, più in generale, della carta stampata, nella sua «l’inattualità ci guida» posta su facebook vecchi titoli e ritagli che invece sorprendono, ma fino a un certo punto, per la loro spiazzante contemporaneità. «L’inattualità scorre viva fra le righe», parafrasando il Ferruccio de Bortoli prefatore de Le Nuove Stanze montanelliane. A differenza di Franco “Melchius” Melchiori, suo ex desk all’ Alto Adige , Martinelli è stato sì un moseriano, ma solo di riflesso e più per conterraneità che per autentica passione. Il vero idolo di Carlo, infatti, è sempre stato Claudio Michelotto. Un altro che forse ha pagato sulla propria pelle certi giochi di potere nel gruppo – in un’epoca però pre-Sceriffi – e fuori (la “guerra delle cucine”). E che incarna – come e forse vie...