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Visualizzazione dei post da luglio 19, 2014

Mai dire Majka

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Nemmeno doveva esserci il 24enne polacco al Tour: se mi ci mandate vuol dire che non mi volete bene, aveva detto Rafal alla sua Tinkoff, la squadra di Alberto Contador e di Roman Kreuziger, fermato per valori anomali neol passaporto biologico. Invece alla Grande Boucle non solo c'è andato, all'ultimo e senza preparazione, ma da riserva di Kreuziger ha centrato la sua prima vittoria da professionista. Un successo che inseguiva dall'ultimo da dilettante, nel 2010 con una società italiana, la Petroli Firenze. Nel tappone che chiudeva la due giorni alpina, quella con l'infinito Lautaret e lo storico Izoard, ha vinto da solo. Settimo e sesto agli ultimi due Giri d'Italia, ha dimostrato di andare forte anche sulle strade di Francia. In un Tour sempre più italiano: dominato da Vincenzo Nibali, e con Alessandro De Marchi abbonato al numero rosso di miglior combattente. Il giorno dopo l'impresa sul Chamrousse nel centenario di Gino Bartali, ai 3,6 dal tra