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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Moser, dinastia senza tramonto: ''Ora tocca a figli e nipoti''

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Da destra Aldo Moser, Francesco, suo figlio Ignazio (tricolore juniores di inseguimento) e Matteo, che si è ritirato nel 2000 Festa da Palù a Gardolo per l'uomo della Roubaix. E la terza generazione comincia a imporsi. Francesco, 60 anni domenica: ''La bici nel sangue''. Il sogno di Ignazio, suo figlio: ''Al Tour con mio cugino Moreno. A me le tappe, lui in giallo'' dall'inviato MAURIZIO CROSETTI la Repubblica, 14 giugno 2011 GARDOLO DI TRENTO - Tutto è come questo sasso appoggiato sopra la botte, che non è un sasso ma un cubo di porfido, e lo danno a quelli che vincono la Roubaix. Tutto è così squadrato, ruvido, solido, vagamente ombroso. I Moser sono gente di pietra . Le vene di Francesco sembrano scolpite da Michelangelo, ora che stringe la tenaglia e sposta il pannello con le sue vecchie foto. Le mani di Aldo sono legno purissimo, e gli occhi hanno il colore della montagna quando piove. Le braccia di Ignazio sono muscolo g

Caliandro, passione fatale

SABATO 11 GIUGNO 2011 Aveva due grandi passioni, Cosimo Caliandro. L'atletica e la moto.  Due passioni che poi, in fondo, erano una: correre. La prima gli ha dato tutto, la seconda, citata anche sul suo sito, quel tutto glielo ha tolto. Troppo presto. A 29 anni, compiuti tre mesi fa. In sella alla sua Yamaha nella sua città, Francavilla Fontana, provincia di Brindisi, si è scontrato con un TIR parcheggiato, in via Pio La Torre. I soccorsi sono arrivati subito, ma l'impatto era stato troppo violento. Mezzofondista delle Fiamme Gialle e della nazionale, Caliandro era apparso agli Europei Indoor del 2007, quando con uno sprint memorabile aveva conquistato l'oro nei 3mila metri.  Quel giorno a Birmingham, si era finalmente rivelata una promessa della nostra atletica.  Che però poi non ha saputo confermarsi: colpa dei troppi infortuni, che gli hanno fatto saltare anche l'Olimpiade di Pechino 2008. Cosimo era sposato con Graziella e aveva due figli, Damiano

Caliandro, un silenzio insopportabile (2011)

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SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/5AEIhG11eJZDyTUddVIaLL Aveva due grandi passioni, Cosimo Caliandro. L'atletica e la moto. Due passioni che poi, in fondo, erano una: correre.  La prima gli ha dato tutto, la seconda, citata anche sul suo sito, quel tutto, glielo ha tolto. Troppo presto. A 29 anni, compiuti tre mesi prima: l'11 marzo 2011.  Mezzofondista delle Fiamme Gialle e della nazionale, Caliandro guidava la sua Yamaha nella sua città, Francavilla Fontana, provincia di Brindisi, e si è scontrato contro un TIR parcheggiato, in via Pio La Torre. I soccorsi sono arrivati subito, ma l'impatto era stato troppo violento.  Oro nei 3000 agli Europei indoor di Birmingham 2007 con 8'02"44 e uno sprint memorabile, Caliandro era sposato con Graziella e papà di Damiano e Cristian.  Assente a Pechino 2008 per un infortunio, l'atleta allenato prima da Pasquale Porcelluzzi e poi da Stefano Cecchini aveva un personale di 1'51"50 sugli 800, 3'40"53 s

FOOTBALL PORTRAITS - O’Neymaradona

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 di CHRISTIAN GIORDANO © Guerin Sportivo © n. 6, 2011 E se esistesse già l’erede di Messi? Col gemello diverso Ganso, il ragazzo di San Paolo è il nuovo craque della Seleção. Per Pelé può diventare «più forte di me». Ma il Balotelli brasiliano deve imparare a controllarsi, soprattutto in campo. Scopriamo il campione che tutto il mondo vuole Per dirla col Jovanotti spensierato: no, Santos, io non ci casco. Non dopo Robinho. Nel 2005 era lui l’ennesimo Pelezinho delle escolinhas santistas. Ora tocca a Neymar da Silva Santos Júnior. «Può diventare più forte di me» giura O rei. Per ora è il prossimo Million Dollar Baby, un Balotelli più in campo che fuori diventato adulto troppo in fretta. Senza i no che aiutano a crescere.  PREDESTINATO Le somiglianze e le analogie con Robinho sono impressionanti. Scoperti nel futsal a 6 anni da Betinho, che mandò Robinho al Beira-Mar e Neymar a

FOOTBALL PORTRAITS - Ganso, la vida l'Oca (2011)

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-vita-ebook/dp/B01KI1XRO6 di CHRISTIAN GIORDANO © Guerin Sportivo  © n. 6, giugno 2011 Papà d’arte, Amarildo Chagas, meia esquerda. Mezzala sinistra, “10” classico, e mancino, anche il figlio: Paulo Henrique Chagas de Lima. Per tutti Ganso, oca. Copyright di Otávio, magazziniere delle giovanili del Santos che sfotteva i ragazzini, timidi come un «branco di oche». Della nidiata resta lui, “Petrobas”, dal nome della prima squadretta, a sei anni, quella degli impiegati del colosso brasiliano del petrolio. A sette anni il futsal nel Tuna Luso, a Belém. A nove il campo grande. Una stagione al Paysandu poi, nel 2005, Giovanni, ex Barcellona, torna al Santos e lo porta a un provino. Nel 2007 il craque fa crack. Il primo: al ginocchio destro. Sei mesi fermo. Il 25 agosto 2010, dopo due stagioni coi big, il secondo: lesione al crociato del ginocchio sinistro, 166 giorni out. Fino al 12 marzo, gol e assist nel 2-1 sul Botaf