FOOTBALL PORTRAITS - Ganso, la vida l'Oca (2011)


Guerin Sportivo © n. 6, giugno 2011

Papà d’arte, Amarildo Chagas, meia esquerda. Mezzala sinistra, “10” classico, e mancino, anche il figlio: Paulo Henrique Chagas de Lima. Per tutti Ganso, oca. Copyright di Otávio, magazziniere delle giovanili del Santos che sfotteva i ragazzini, timidi come un «branco di oche».

Della nidiata resta lui, “Petrobas”, dal nome della prima squadretta, a sei anni, quella degli impiegati del colosso brasiliano del petrolio. A sette anni il futsal nel Tuna Luso, a Belém. A nove il campo grande. Una stagione al Paysandu poi, nel 2005, Giovanni, ex Barcellona, torna al Santos e lo porta a un provino. Nel 2007 il craque fa crack. Il primo: al ginocchio destro. Sei mesi fermo. Il 25 agosto 2010, dopo due stagioni coi big, il secondo: lesione al crociato del ginocchio sinistro, 166 giorni out. Fino al 12 marzo, gol e assist nel 2-1 sul Botafogo Ribeirão Preto nel Paulistão. Incubi finito. Il sogno può ricominciare: «Al Milan», dice Thiago Silva. Leonardo permettendo.

In Brasile un “10” così non si vedeva dai tempi di Ronaldinho e Kaká, suoi predecessori con la amarelinha che fu di Pelé prima e di Zico poi. Dopo Giovanni e l’ex meteora parmense Alex («mancino come me»), proprio a Kaká s’ispirava per il «grande scatto, e come persona». Adesso, gli ha soffiato il posto in nazionale. «Possiamo giocare insieme, ma è un problema del Ct Mano Menezes». Il suo problema invece era il non-rapporto col padre, omonimo del vice-Pelé nel bis mondiale a Cile ‘62. Ganso è nato dalla relazione fra l’ex idolo del Remo e la cameriera di Maria Creuza, sorella di di Amarildo, alla quale, non avendo i mezzi per allevarlo, lo lasciò in adozione. Ganso, che ha un fratellastro (Jhonatan, scritto proprio così e detto Gansinho) nell’Under 20 del São Raimundo già promesso al São Paulo, è cresciuto con la zia e il marito di lei, Júlio. 

«Aveva un anno quando l’ho saputo» sostiene Amarildo. «Ero celibe, lei ha avuto coraggio e lo ha allevato. Il marito lo ha sempre sostenuto, e io non voglio sfruttare il successo di Paulo. Ci siamo visti a Natale (2010) e mi ha presentato la sua ragazza». 

A lei, 18 anni, Ganso dedica i gol formando con le dita la “G” di Giovanna, che all’università studia scienza dell’alimentazione. Ovvie le ramanzine. «Bevo dissetanti, mangio troppa cioccolata e adoro la pasta aglio e olio. Mamma invece per farmi crescere mi dava le vitamine». Ganso è cresciuto, fino a piacere oggi ai grandi club europei. «Finito il liceo volevo fare educazione fisica, ma studierò medicina dello sport». Chiamalo Oca…
CHRISTIAN GIORDANO ©
Guerin Sportivo © n. 6, giugno 2011


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