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Visualizzazione dei post da maggio 1, 2019

Jersey tales

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No. 13: 7-Eleven. How a US convenience store helped to take road racing beyond its traditional European heartland  Words GILES BELBIN Cyclist, ISSUE 86 - May 2019 With one day remaining of the 1987 Tour de France, the manager of the 7-Eleven team, Jim Ochowicz, was a happy man . The US squad had enjoyed a remarkable race. Davis Phinney and Dag Otto Lauritzen had both won stages, while the team’s 23-year-old Mexican rider, Raúl Alcalá, had secured the young rider’s competition.  For a team that had arrived in Europe for the first time as a professional outfit just two years earlier, such returns on the sport’s grandest of stages represented a huge achievement. Before the final stage into Paris started Ochowicz told his riders he was proud of them. ‘You looked like a team,’ he said. ‘Today, let’s go finish things off.’  That was exactly what they would do. With one-lap remaining of the iconic Champs Élysées circuit that is the traditional finishing stage of the Tou

Messi-600 e il calcio al di là delle nuvole

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Wendersianamente, così vicine, così lontane . Semifinali (di andata) di struggente bellezza, e che più diverse non si può. Due clinic di tecnica e tattica, con l'equilibrio spezzato da una giocata figlia di una scuola che non conosce miedo escenico (che sia Madrid, Torino o Londra);  o dalle magie di un extraterrestre capace di dominare a comando. Per sé o per i compagni. ten hag e Valverde hanno scommesso su certezze consolidate: 433, e tanta "gamba" sulle fasce.  Pochettino e Klopp, i due capitani più coraggiosi che han sperimentato la difesa a tre, son stati puniti. Più nel punteggio che "ai punti". E prima ancora dalla sorte, sottoforma squalifica e d'infortuni. E più nel punteggio che "ai punti". Pochettino, che davanti non aveva Son e Kane, dietro ha perso in corsa Vertonghen, e s'è arreso all'inscursione di van de Beek. Klopp invece l'ha butatta sull'uno contro uno fra Gomez-Matip-van dijk e il trio- maravilla Messi-

Barcellona-Liverpool: hangover Valverde o all-in Klopp?

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Meglio il tranquillo hangover di Ernesto Valverde per la Liga (la 26esima) già festeggiata e la sicura finale di Copa del Rey? O l'adrenalina da all-in campionato-champions ancora vivo ma col il rischio di ritrovarsi Jurgen "Flopp" 17 anni dopo il Bayer " N everkusen" di Klaus Toppmöller, poi "Flopmöller" per aver perso - in nove giorni - Bundes e le finali di Champions e Coppa di Germania? Conterà molto la guida dei due condottieri, di Barcellona-Liverpool, ma ancora di più la forma delle loro squadre, imbattute da gennaio: il 7, terzo turno di FA Cup coi Wolves i reds ; il 23, andata dei quarti di Coppa di Spagna i blaugrana , che al ritorno (il 30) han ribaltato il Siviglia 6-1. Cinque coppe dalle grandi orecchie per ciascuna, e triplete possibile solo per il  Barça , che il 25 maggio al Benito Villamarín di Siviglia si giocherà la Copa del Rey col Valencia e che la stagione vorrebbe chiuderla alzando altro, il primo giugno al Wanda Metr