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Visualizzazione dei post da maggio 11, 2019

A Bologna fiocco rosa per papà Roglič

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Non lasciatevi ingannare dalla compostezza di Primož Roglič , prossimo papà. La prima rosa non si scorda mai, specie se l'hai colta - tre anni dopo averla sfiorata - non solo vincendo ma dominando. Da super favorito, a cento pedalate il minuto e unico a chiudere sotto i 13' il prologo di Bologna. Otto chilometri contro il tempo, nella spettacolare arrampicata da piazza Maggiore a San Luca. Erta finale di 2,1 km al 9,7% di pendenza media e 16% di massima, dove il 29enne sloveno ha chiuso in 12'54", a +19" su Simon Yates (partito terzultimo, preferendo i riferimenti al rischio pioggia) e 23" su un Vincenzo Nibali già tiratissimo. Come da pronostico, più di Tom Dumoulin, l'olandese vincitore degli ultimi due prologhi: Amsterdam 2017 e Gerusalemme 2018. L'olandese ha chiuso quinto a 28", 30 centesimi in più del colombiano Miguel Ángel López, altro pretendente al successo finale. Paradossalmente per l'ex iridato della specialità, Dumo

MONDIALE - Lisbona 2001

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https://www.facebook.com/quelnasotristecomeunasalita/photos/a.159041541336403/438008303439724/?type=3&theater Campionato del Mondo su strada 2001. Lisbona, 14 ottobre. Gilberto Simoni (1971) all'attacco a pochi chilometri dal traguardo . Uno scatto secco in salita, bello, efficace, da campione. E subito, quindici secondi di margine sul gruppo, che tentenna, si allarga, resta indeciso sul da farsi. Sembra fatta per il trentino. Poi, invece, accade quello che mai avresti immaginato... E' il primo Mondiale con Franco Ballerini (1964-2010) in veste di commissario tecnico , incarico avuto solo all'ultimo momento e con ancora il grande Alfredo Martini (1921-2014) al suo fianco a fungere da vecchio saggio e supervisore. La squadra italiana è forte, è fatta di gente capace di correre da protagonista e vincere grandi giri e grandi classiche, con molti capitani. Forse troppi ... Ci sono Michele Bartoli (1970) e Paolo Bettini (1974), Danilo Di Luca (1976) e Franc