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Visualizzazione dei post da novembre 29, 2017

Davide Cassani: «Sappada, un assurdo oggi impossibile»

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di CHRISTIAN GIORDANO © in esclusiva per RAINBOW SPORTS BOOKS © Alla presentazione del Giro d'Italia 2018, negli studi RAI di via Mecenate 76 a Milano, il Ct azzurro Davide Cassani ha rivissuto, trent'anni dopo, quel «giorno assurdo» al Giro dell'87. studi RAI Milano, 29 novembre 2017 - Davide Cassani, «Sappada»: che cosa ti viene in mente, trent’anni dopo?  «Mi viene in mente l’87, mi viene in mente che il mio compagno di camera era Roberto Visentini, quindi... E quindi è stata una tappa assurda per quanto ci riguarda, perché ci siamo ritrovati ad inseguire uno dei nostri capitani, Stephen Roche, secondo in classifica generale e avevamo anche la maglia rosa, con Roberto Visentini. Alla fine Visentini perse… perse tutto, e Roche conquistò la maglia rosa, anche se rischio, perché riuscì a prendere la maglia rosa per 6” [in realtà furono 5, nda] su Tony Rominger».  - È cambiato tantissimo in questi trent’anni. Voi [ex Carrera] vi siete visti poco fa

Giulio Bresci

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Il 29 novembre 1921 nasce Giulio Bresci, ciclista toscano di Prato che si piazzò più volte tra i primi dieci al Giro d'Italia. Cominciò a correre nel 1938 come allievo. Si mise in luce dai venti ai ventidue anni, tra i dilettanti. Per la storia: esordì tra i "puri" il 23 marzo 1941, vincendo a Firenze la Coppa Burci. In quella stagione, su ventotto corse, ottenne otto vittorie e quattordici piazzamenti Segnalatosi tra i migliori "indipendenti" italiani negli anni di guerra, fu tuttavia dopo il conflitto mondiale che fece il suo reale debutto nel mondo dei professionisti: era il 1946 e subito emerse tutto il suo carattere di atleta forte, tenace, solido, combattivo ed a suo agio su ogni percorso. Dopo alcune corse di assaggio si allineò alla partenza del Giro d'Italia che lo vide matricola e protagonista nello stesso tempo: molti piazzamenti e sesto posto nella classifica finale

Gosta Pettersson

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Compie oggi 77 anni Gosta Pettersson, ciclista svedese nato il 29 novembre 1940 ad Alingsas. Pettersson si mise in luce sin da dilettante quando, insieme ai tre fratelli Sture, Erik e Tomas, ebbe modo di vincere per ben tre volte consecutive la cronometro a squadre mondiale, nel 1967 a Heerlen, nel 1968 a Imola e nel 1969 a Zolder, dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nella prova su strada nel 1964 a Sallanches, alle spalle di Merckx e Willy Planckaert, mentre alle Olimpiadi fu bronzo nella cronometro a squadre a Tokyo nel 1964 e quattro anni dopo, a Città del Messico, migliorò con la seconda posizione alle spalle dei Paesi Bassi, cogliendo un altro bronzo nella prova individuale, stavolta battuto da Pierfranco Vianelli e Leif Mortensen. Passato professionista soltanto nel 1970, a trent'anni, Gosta riuscì ad ottenere comunque ottimi risultati, vincendo la Coppa Sabatini e il Trofeo Baracchi, in c

Urs Zimmermann

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Il 29 novembre 1959 nasce a Muhledorf Urs Zimmermann, ciclista svizzero che ebbe i suoi momenti migliori tra il 1984 e il 1988. Dopo aver esordito nei professionisti nel 1983 con la Cilo-Aufina, l'anno dopo si impone al Giro di Svizzera battendo il portoghese Acacio Da Silva e l'austriaco Gerhard Zadrobilek, passando poi nel 1985 tra le file della Carrera Jeans, senza ottenere risultati di rilievo il primo anno. Nel 1986 Zimmermann si conferma ad alti livelli, diventando campione nazionale, imponendosi al Criterium International (davanti a Kelly e Lemond) e al Giro del Delfinato (davanti a Pensec e Zoetemelk) per poi salire sul terzo gradino del podio al Tour de France, alle spalle di Lemond e Hinault. A fine stagione si impone anche al Giro del Lazio, battendo Bugno e Cassani. Dopo una stagione 1987 anonima, nel 1988 Zimmermann torna competitivo con il terzo posto al Giro d'Italia, dietro ad