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Visualizzazione dei post da gennaio 24, 2017

LA SCUOLA DI SIZA E IL NEGOZIO DEL PORTO

di Alessandro de Calò, ExtraTime, Gazzetta dello Sport, 24 gennaio 2017 C’è una Scuola di Porto - si può dire anche Oporto, non è un dogma – che gode di assoluto prestigio mondiale. E’ legata alla visione e alle opere di Fernando Tavora, Alvaro Siza, Eduardo Souto de Moura , maestri di un’architettura poetica e silenziosa, fatta di piccoli interventi - direi quasi di preziosi punti di sutura - che nasce nel nord del Portogallo, si afferma dopo la rivoluzione dei Garofani, e lascia tracce in diversi angoli del pianeta.
 Non è una scuola che ha avuto una sede fisica, come è stata Dessau per la Bauhaus nella Germania prenazista , né si è disegnata attorno a contorni nitidi come confini fatti
 di muri e filo spinato. Non è neanche una scuola in senso accademico, dove si cristallizzano stili e linguaggi, dove gli allievi si riconoscono per la riproduzione dell’ortodossia. Piuttosto, è un modo di intendere comune che trova terreno fertile in quella porzione di mondo per crescere ed esp