McGregor, "Notorious" senza happy ending
Era "Notorious", come il suo nickname, che per Conor McGregor il KO più difficile sarebbe arrivato, prima o poi, fuori dalla gabbia o dal quadrato, dove lo scorso 27 agosto a Las Vegas lo ha strapazzato Floyd Mayweather Jr. Il 29enne fighter di Dublino si è costituito alla polizia di New York dopo la folle notte a Brooklyn finita con il suo arresto per lancio di oggetti (ripreso in un video) contro un mini-bus di lottatori al una conferenza stampa organizzata al Barclays Center dalla UFC, il maggior organizzatore mondiale di ultimate fighting. Il giorno dopo, McGregor è stato scortato dalla prigione al tribunale per rispondere a tre capi di imputazione per aggressione e uno per danneggiamenti. Lontano anni-luce dagli stereotipi dell'atleta irlandese incarnati nel ciclismo anni '80 dal cosmopolita Stephen Roche e dal campagnolo Sean Kelly, e ormai icona nazional-popolare capace di valicare i confini del rugby o dei troppo locali hurling e football gael...