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Visualizzazione dei post da luglio 2, 2016

Cav in giallo, Contador per terra: partenza coi botti

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Il Tour de France numero 103 è partito coi botti: al plurale. La prima maglia gialla in carriera del redivivo Mark Cavendish, che a 31 anni mette in fila il Gotha dello sprint globale (Kittel, l'iridato Sagan e Greipel) centrando il 27esimo successo di tappa alla Grande Boucle. Ma soprattutto il primo colpo di scena di un'edizione che promette di regalarne parecchi: la cadurta di Alberto Contador su un cordolo spartitraffico a neanche 80 km dal traguardo di Utah Beach, solenne omaggio quanto dovuto allo Sbarco in Normandia del 1944. Col fido Matteo Tosatto, il Pistolero - aspettato e rispettato con fair play dal plotone - è rientrato dolorante in gruppo, che si è spezzato di nuovo ai meno 250 metri dal traguardo di Sainte-Marie-du-Mont. La caduta non ha coinvolto i big, messi in fila dal Cannonball dell'Isola di Man. Caratterino non sempre gestibile (chiedere a Sir Brailsford ai tempi del Team Sky), ma fuoriclasse purissimo, sente già aria di mondiale. In tan...

Tour Zerosedici, voglia di grandeur

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Centotreesima edizione del Tour de France, attesissimo - come sempre - per le storie che svilupperà e l'uno-due con Rio. Amaury, la società che questo kolossal l'organizza, panem et circenses, al solito ha preparato una sceneggiatura avvincente. Tre settimane all'insegna della grandeur e dei giganti della strada di SIMONE BASSO, Il Giornale del Popolo Basti pensare alla partenza da Mont Saint-Michel, l'isolotto della Normandia circondato dalle lune della marea, e l'arrivo della prima tappa in quel di Utah Beach. Laddove gli Alleati, settantadue anni fa, sbarcarono per liberare quelle terre dai nazifascisti. In tempi di Brexit , l'eutanasia del Regno Unito di oggi fa ancora più sensazione: su quelle spiagge ci sono ancora le impronte delle ossa dei militari inglesi. Il Tour de France, in una realtà mediatica sempre più liquida e sfuggevole, impone invece una narrazione. Anche politica: non è questa la sede per sviluppare il tema, ma ASO si sta mangia...