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Visualizzazione dei post da ottobre 16, 2019

Vuelta 2019: Three Ages of Man

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by EDWARD PICKERING - EDITOR Procycling UK, November 2019 There was something for everyone at the Vuelta a España this year, especially with the final podium. On the top step: Primož Roglič , a rider who has confirmed the huge promise he has shown in the last few seasons by winning a grand tour. Alejandro Valverde , the runner-up, stood on one side. The world champion just seems to keep on going forever. On the other side stood Tadej Pogacar, a first year pro who had stunned the cycling world with three stages and third overall. The podium pictures were a cycling version of Titian’s Three Ages of Man . Here stood the 2019 winner with the 2009 winner. And since  Pogačar  will only be 30 years old then, I wouldn’t be at all surprised if he were to be the 2029 winner. The young UAE rider was one year out from another nice bit of numerical coincidence: Valverde's 39,  Roglič  is 29, and Pogačar is... 20. Damn. There was some more novelty.  Roglič  and Pogacar are bo

IN FUGA DAGLI SCERIFFI - Le Imprese: Soukho all’Arezzo-San Marino '81

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https://www.amazon.it/dp/B07XP5GBYG Simone Basso IN FUGA DAGLI SCERIFFI Oltre Moser e Saronni: il ciclismo negli anni Ottanta Prefazione di Herbie Sykes Rainbow Sports Books, 160 pagine - kindle, amazon.it – € 9,90 L’Arezzo-San Marino, quinta tappa del Giro delle Regioni 1981, era la frazione più attesa. Si partiva dallo stabilimento Del Tongo di Tegoleto.  (...) Cinque dell’Armata Rossa nei primi sei in classifica generale, con Charkid Zagretdinov in evidenza e una sequenza di suoi compagni di squadra – secondo Ivan Mitchenko a 18”, terzo Yuri Barinov a 44”, quarto Yuri Kachirin a 1’18”, sesto Sergei Soukhoroutčhenkov a 1’22” – interrotta dal solo Giovanni Fedrigo, quinto, dilettante per scelta di vita. Eppure la miccia fu accesa dalla casualità: una foratura, appena dopo Bibbiena, del favoritissimo Soukho . Gli italiani avviarono la bagarre; salendo verso Chiusi della Verna iniziarono un treno a tutta per non far rientrare il mostro, che, intuendo l’accelera

Mai banale Sampdoria-Roma

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La prima contro il suo remoto e recentissimo passato. Contro il suo cuore. Non sarà un Sampdoria-Roma banale per Ranieri, nel giorno del suo 68-esimo compleanno, al debutto sulla panchina su cui sostituirà, come l'anno scorso alla Roma, Di Francesco. E sulla quale siederà con un ginocchio appena operato ma senza stampelle, richiesta del suo presidente, romano e romanista, e chissà ancora per quanto patron doriano. Banale la sfida di Marassi non sarà neanche per Totti, oggi (mica tanto) semplice tifoso, ma ieri capace, qui, di far alzare in piedi per applaudirlo migliaia di doriani. Per quella standing ovation il 26 novembre 2006, Samp-Roma 2-4 con doppietta di Totti, Kevin Buckley, inviato per la rivista UEFA della Champions League, scriverà: «Nella terra che ha scordato il fair play, quasi inaudito». Capita, se su quel cross di Cassetti, Totti si specchia - e quindi dal lato opposto - nel Van Basten che fulminò Dassaev in finale di Euro88.  Sempre contro la Samp,