Nibali per Michele: è già leggenda
Vincenzo Nibali davanti a Mikel Landa, nel giorno di Michele Scarponi, nella tappa regina. È arrivata, e non poteva essere più bella, più importante, più sentita la prima vittoria italiana al Giro del Centenario. È arrivata al sedicesimo tentativo, nella Rovetta-Bormio di 222 km: il tappone del Mortirolo, quest'anno "Salita Scarponi", dove ha scollinato per primo Luis León Sánchez, compagno di Michele all'Astana, davanti alla maglia azzurra Omar Fraile; e con la doppia scalata dello Stelvio, con i suoi 2758 metri la Cima Coppi di questa edizione, dove è sempre transitato per primo Mikel Landa Meana, altro ex compagno di Michele all'Astana. Come Nibali, che per l'ennesima volta in carriera ha ribaltato anche questo Giro come solo lui sa fare. In discesa, con classe e con stile, senza approfittare dell'attacco gastrointestinale di Tom Dumoulin, costretto a fermarsi tra le due ascese dello Stelvio, ma aspettato dai big con fair play come aveva fatto...