A Laruns il grande salto di Roglič
Quattro corridori in 32" alla vigilia della penultima tappa, la crono decisiva: tutto farebbe pensare a un finale più che mai equilibrato e avvincente. Peccato si tratti "soltanto" di stabilire chi e dove salirà sul podio accanto alla maglia gialla Thomas, così padrone della corsa da sprintare su Bardet per il secondo posto e i 6" di abbuono nell'ultimo tappone pirenaico. Quello che avrebbe dovuto farlo saltare. E stravinto da Primož Roglič, primo sloveno a imporsi al Tour, un anno fa a Serre Chevalier, e ora finalmente pronto al grande salto. Non è solo metafora. Iridato juniores nel salto con gli sci nel 2007, s'è convertito al ciclismo a 17 anni come riabilitazione dopo lo spaventoso incidente di Planica di quello stesso anno. Non fu la sua ultima gara nel salto con gli sci, ma lì cambiò la sua vita. A quasi 29 anni (il prossimo 29 ottobre), la fuga vincente, in discesa verso Laruns dopo 200,5 km con 6 GPM e il trittico Aspin-Tourmal...