FINALI MONDIALI - Roma 1934: Fascio di luce
di CHRISTIAN GIORDANO © FINALI MONDIALI - Le partite della vita Rainbow Sports Books © Intonando Giovinezza , in cinquantamila si danno appuntamento allo Stadio del Partito Nazionale Fascista, l’attuale Flaminio, per la prima volta esaurito. Alla vigilia, la Gazzetta dello Sport titola: «L’imperativo è vincere». Le squadre entrano in campo con in testa i portabandiera, come nella cerimonia d’apertura delle olimpiadi. Ma l’atmosfera sa tanto di parata militare. A reggere il tricolore littorio è Umberto Caligaris, veterano di lungo corso e capitano non giocatore. La «mascella volitiva» del duce, che per dare l’esempio ha pagato il biglietto, si allarga, se possibile, in ampi sorrisi di approvazione. Dopo i lunghi preliminari conditi dall’inevitabile retorica di regime tutto è pronto per l’ultimo atto della manifestazione. Ad assistervi, accanto a Benito Mussolini, la famiglia reale italiana al gran completo e, più modestamente, Jules Rimet. LA PARTITA...