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Visualizzazione dei post da maggio 1, 1990

Moreno ti prego portami con te

Roche lancia un messaggio ad Argentin. “L’Ariostea ha corridori adatti alle grandi classiche. Io potrei diventare la pedina per le prove a tappe. Pensate che squadrone faremmo. Se Ferretti fosse d’accordo…”  Dal nostro inviato Filippo Nanni  Bicisport, n. 5 maggio 1990  LIEGI (13 aprile 1990) – Roche era seduto attorno a un tavolo di legno della birreria vicino all’albergo. Con lui qualche compagno di squadra e l’inseparabile Valcke. Stephen non è più l’uomo del giorno, le imprese del 1987 sono lontane, la realtà attuale è quella di un corridore che sta lavorando sodo per ripresentarsi in pole position. IL buonumore e la disponibilità sono quelli di sempre. “Ho una grande nostalgia dell’Italia e mi dispiace non venire al Giro, a le esigenze degli sponsor vanno rispettate. Ho lasciato da voi mio fratello Laurence, ma lui non ama gli italiani quanto me. Del resto è comprensibile, io ho avuto la fortuna di vincere tanto e quindi il contatto con la gente è stato immediato, spont