Sei nuotatori in cerca di autore
Allora: ci sono sei nuotatori polacchi che vanno all'olimpiade di Tokyo... E una volta sbarcati, li rimandano a casa: scusate, dovevate essere 17 e non 23. Fosse una barzelletta, ci sarebbe da sorridere se non ci fosse da piangere. Se non fossero vere quelle lacrime, quelle fatiche, quei sacrifici. Tutta quella vita sottratta... alla vita. "Non è che lavoriamo due-tre settimane per prepararci per le Olimpiadi, lavoriamo mesi, anni, di duro lavoro, sacrifici, la preparazione davanti a tutto, alla famiglia, a ogni vita sociale", l'amarezza espressa alla Reuters da Alicja Tchorz appena sbarcata in aeroporto al ritorno anticipato. Quattro - anzi, causa pandemia cinque - anni vissuti con un unico obiettivo, e tutto sfumato per un errore nel procedimento di iscrizione da parte della Federazione polacca, che ha male interpretato il regolamento della FINA, la federazione internazionale. Dilettanti che allo sbaraglio ci mandano altri. Staffettisti livello ondiale che ai Gioch...