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MARIO BECCIA, LO SCALATORE GARIBALDINO CHE SAPEVA VINCERE

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https://sport660.wordpress.com/2020/02/21/mario-beccia-lo-scalatore-che-sapeva-vincere/?fbclid=IwAR1T6sKhp3OJXLC6LhJB8-iE__X0_w4G9zBv5XH87QKbwcaTx-R_zmfl7W8 di NICOLA PUCCI - 21 febbraio 2020 A ricordare il ciclismo anni Settanta-Ottanta, se l’Italia poteva affidarsi a fuoriclasse del calibro di Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Giovanni Battaglin e Moreno Argentin , altresì aveva a disposizione, subito dietro ai campioni acclamati, un plotone consistente di corridori di seconda fascia, all’occorrenza capaci di imporsi in corse dal prestigio internazionale. Prendete Mario Beccia , ad esempio, scalatore per costituzione e attaccante per vocazione.  Nato a Troia, in provincia di Foggia, il 16 agosto del 1955 e professionista dal 1977 al 1988 , piccolo di statura e leggero quanto basta per eccellere in salita, Beccia seppe farsi apprezzare per il temperamento garibaldino e il carattere schietto, che se in parte gli alienò la simpatia degli organizzatori del Giro d’I