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Visualizzazione dei post da novembre 8, 2023

ISRAELE, LA STORIA (2) - Dalla cacciata ai Sei giorni

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Il ricordo della Shoah e il dramma della Nakba Il secondo dopoguerra tormentato dai «due miti» Il tabù (poi sfatato) dell’espulsione degli arabi, la scelta occidentale, le guerre: i primi vent’anni I primi cittadini Tra ‘45 e ‘48 arrivarono 100 mila nuovi cittadini, 70 mila sopravvissuti all’Olocausto Dal nostro inviato a Ashkelon - Lorenzo Cremonesi 8 Nov 2023, Corriere della Sera - © RIPRODUZIONE RISERVATA «Che cosa dobbiamo fare della popolazione araba rimasta nelle sue case?», chiesero Yigal Allon, Yitzhak Rabin e altri tra i giovani comandanti del neonato esercito israeliano a David Ben Gurion. Si era nel pieno delle battaglie per Lidda e Ramleh nel luglio 1948. Le forze ebraiche stavano vincendo, eppure ancora attorno alle colline di Gerusalemme la Legione giordana resisteva sulle mura della Città Vecchia e dalle alture di Jenin le sue unità, rinforzate dal corpo di spedizione iracheno, minacciavano le comunicazioni per Haifa. Da sud gli egiziani restavano attestati nel Negev. Gl

Visentini: «Colpa di Roche se sono lontano dal ciclismo»

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https://www.ilsecoloxix.it/sport/2014/03/04/news/visentini-colpa-di-rochese-sono-lontano-dal-ciclismo-1.32044787 V. ARR. 4 marzo 2014 alle 11:24 - 1 minuto di lettura Genova - «Non ho capito. Cosa è successo a Roche?».  «È entrato nella Hall of Fame del Giro d’Italia».  «E cos’è?».  Poche parole, un rapido scambio di battute. Quanto basta per capire quanto siano lontani oggi Roberto Visentini e il ciclismo. Il vincitore del Giro 1986 vive tra Salò e Gardone Riviera, nel Bresciano, dove dirige la ditta di famiglia. Con la bici ha smesso a soli 33 anni, nel 1990. «Ma - ammette - avevo già “mollato” un po’ di tempo prima». Nel 1987, per la precisione, l’anno del “tradimento” di Sappada. La storia è nota: tappa di montagna, Visentini in rosa punta al bis quando viene attaccato da un compagno della Carrera, l’irlandese Stephen Roche. «Una roba troppo scorretta, quel Giro dovevo vincerlo io». E invece lo vinse Roche che in quel 1987 (per lui) dorato si aggiudicò anche Tour e Mondiale. Unico,

Documentary on One: Stephen Roche - The Orwell Wheeler

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https://www.rte.ie/culture/2021/1112/1259487-documentary-on-one-stephen-roche-the-orwell-wheeler/ Programmer maker Donal O'Herlihy introduces his Documentary On One production The Orwell Wheeler, a portrait of cyclist Stephen Roche - listen to The Orwell Wheeler above. Updated / Friday, 12 Nov 2021 11:04 I love cycling. I always have. From the first time I rode a bike I was infused with an incredible feeling of freedom. Later in life I became obsessed with bike racing and was transfixed on the big continental races like the Tour De France. The big cycling magazine at the time was called Winning and I remember staring at images from these races awestruck and wondering how champions of the sport like Bernard Hinault and Greg LeMond did what they did. They were gods to me. I grew up in Cabinteely in Dublin. My local club was called Sorrento, but just a couple of miles up the road was Dundrum. The local club there was called the Orwell Wheelers. In the 1980s they had produced a profess

Stephen Roche's 1987 Giro nemesis, Roberto Visentini still not happy after all these years

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https://www.stickybottle.com/latest-news/stephen-roches-1987-giro-nemesis-roberto-visentini-still-not-happy-after-all-these-years/ Stephen Roche driving the winning breakaway in the 1987 Giro on the penultimate stage, won by Robert Millar, seen here third in line. Spain’s Marino Lejarreta is with the pair (Photo: Sirotti) By Graham Healy The clash between Stephen Roche and Roberto Visentini at the 1987 Giro d’Italia remains one of the most-talked about conflicts between team mates at a Grand Tour. Roche’s subsequent story is familiar to all cycling fans, but whatever became of Roberto Visentini? It seems that twenty seven years later, he’s still angry about what happened. Visentini was incredibly talented as a junior, winning the Italian championships in 1975 and later that year adding the world title to his palmares. Three years on, at the age of just twenty, he turned professional for the Italian Vibor team. Many talented juniors have found the transition to the professional level de

Cruyff, quando il calcio diventa una miniera d'oro

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Bruno Perucca La Stampa , giovedì 27 dicembre 1979 Tre milioni al mese nel '69 , ai tempi del suo primo boom nell'Ajax. Centrotrenta milioni al mese oggi , dai Los Angeles Aztecs dove a 33 anni sta consumando con l'aureola dorata di «missionario del calcio» le ultime energie di una carriera fantastica. Johan Cruyff, olandese, ha caratterizzato il football degli Anni 70 con le sue imprese in campo, con le polemiche, con una escalation economica che non ha eguali nella storia del calcio mondiale. Cancellato Pelé, oscurati Chinaglia e Beckenbauer, che pure sono pagati a peso d'oro dai Cosmos, i guadagni di Johan Cruyff reggono il confronto con quelli di Borg e McEnroe, dei professionisti del golf.  Dieci anni di applausi, tre volte primo nella classifica del «Pallone d'oro» di France Football (1971, '73, '74), sposato dal '68 con Danny Coster figlia di un commerciante di diamanti, tre figli (Chantal, Suzie e Jordi), trascinatore prima dell'Ajax e poi d

VISENTINI E ROCHE SONO TROPPO DIVERSI PER POTER ESSERE AMICI

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dal nostro inviato Gian Paolo Ormezzano Stampa Sera , venerdì 22 maggio 1987 SANREMO — La storia di Roberto Visentini e di Stephen Roche, le storie fra Visentini e Roche, possono diventare il sale di un Giro che qualcuno vuole nato azzimo per l'assenza di grossi nomi, su tutti quello di Moser. I due. Visentini e Roche, stanno nella stessa squadra, la Carrera, da cui Roche ha preso l'anno scorso lo stipendio, lo stipendione (è costato circa mezzo miliardo) senza praticamente correre mai, visto che ha subìto due interventi chirurgici al ginocchio per una caduta al Palasport di Parigi, durante una Sei Giorni. Visentini ha provveduto a vincere il Giro d'Italia e a fare scordare il nulla offerto da Roche.  Adesso Visentini ha Roche — che ha appena finito di vincere il Giro di Romandia — autenticamente sulla sua strada.  I due non sono amici, sono compagni di squadra e basta, ma sono pure due professionisti seri. E li guida Davide Boifava che è il migliore direttore sportivo su p

Visentini piace a tutte

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Mezzo campione mezzo play-boy  DAL NOSTRO INVIATO -  Maurizio Caravella La Stampa, martedì 22 maggio 1979 POTENZA — Gli hanno affibbiato la patente di «playboy». Un po', forse, se l'è anche voluta: è ricco e bello, prima di andare in televisione si pettina con gran cura; abita in una villa sulla collina di Gardone, quasi in faccia al Vittoriale; guida pericolosamente una Dino Ferrari e due grosse moto (una Kawasaki 900 e una KTM 250 da cross). Le ragazzine dicono che è carino da impazzire, le ragazze che è tanto «sexy», le signore non si sa, perché sussurrano e basta quando passa. Lui, Roberto Visentini, «playboy» in bicicletta, spiega che d'estate a Gardone, con tutti quei bikini, fatica a voltarsi dall'altra parte. Per diventare un campione dovrebbe pensare soltanto a pedalare. Dovrebbe, ma mica è facile.  Al suo paese, le ragazze gli dicono: «Roberto, chi te lo fa fare? Perché sudi in bicicletta?», e sottintendono che ci sarebbero modi molto più piacevoli per far pas

Roche è sotto accusa

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Per aver attaccato Visentini - "Dovevo badare ai miei interessi" Sarà appiedato? - Tensione alla Carrera: Tacchella decide stamane Gian Paolo Ormezzano La Stampa , 7 giugno 1987 SAPPADA - Mezzo dramma, caos intero ieri, sino a sera, quasi sino a notte, nell'albergo della Carrera a Sappada, dopo la conclusione della tappa che ha liquidato Visentini e ha riportato Roche, stessa squadra, a un rosa tribolato (5" appena su Rominger) e opacizzato dal sospetto pesantissimo, in serata diventato accusa, di tradimento. Quasi alle 23 è arrivato a Sappada, attesissimo, Tito Tacchella, patron della squadra, chiamato mentre stava nello stabilimento Carrera a Caldiero, banlieue veronese, in piena urgenza, per dirimere il caso, la lite, la rissa fra Visentini e Roche. Tacchella era salito su un elicottero a Verona, passando su Treviso è stato "respinto" indietro dalla terribile sorveglianza aerea sopra la villa dove riposa, nel lettone speciale, Ronald Reagan. Ritorno a Ve

Visentini, crollo tra le polemiche

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Colpo di scena al Giro: l'italiano perde la maglia rosa che torna a Roche Sulla salita di Sappada è diventato l'ombra di se stesso - Nessun aiuto dai compagni: 58o, a 6'50" dal vincitore van der Velde e a 5'54" dall'irlandese Gian Paolo Ormezzano La Stampa , 7 giugno 1987 SAPPADA - Citiamo il Visentini di San Marino, maglia rosa dopo la cronometro, giovedì scorso cioè un secolo fa: "Macché Giro finito, Giro appena cominciato. In una tappa di montagna si possono perdere dieci minuti". Riferimmo, scrupolosamente, lodando un uomo serio che aveva rifiutato l'idea di una corsa già sua: e non liquidammo Roche. Roberto Visentini ieri ha perso la maglia rosa, perché è arrivato sul traguardo montano di Sappada, quota 1220, staccato di 5'54" da Stephen Roche, suo compagno (boh!) di squadra Carrera e di nuovo capoclassifica., nella tappa vinta da Johan van der Velde. Dell'olandese della GiS si è parlato e si parlerà poco, con suprema inevi