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Visualizzazione dei post da novembre 9, 2018

Mancunian Derby, questione di "buon" vicinato

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Da allora, molto più che (semplici) vicini rumorosi: 1-6 in casa loro, all'Old Trafford, il 23 ottobre 2011. Fu quella la svolta. Più ancora che il derby di ritorno, l'1-0 del 30 aprile con cui il capitano Kompany spianò la strada verso il titolo inseguito per 44 anni. Lo ha detto - alla ESPN - David Silva, che in quello storico "set" servì il quinto punto e a Edin Dzeko l'assist per il sesto. Da allora l'universo mancuniano s'è rovesciato. Mai dal ritiro di Sir Alex Ferguson, anno 2013, lo United è finito davanti ai "vicini rumorosi". E intanto di Premier il City ne ha vinte altre due. Al derby numero 177, ci arrivano in un momento un po' così. Più fuori che in campo il City, capolista imbattuta come Chelsea e Liverpool ma a +2 su Blues e Reds. E nel mirino dell'inchiesta di Football Leaks per le presunte violazioni al fair play finanziario. Lo United invece, è il club più ricco al mondo ma in campo, al di là del fortunoso

Redaelli, un Jair a due ruote

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https://www.tuttobiciweb.it/article/86315 LE STORIE DEL FIGIO di Giuseppe Figini, Tuttobiciweb 15/01/2016 Il Jair più famoso nello sport è il brasiliano Jair da Costa – per tutti Jair – la velocissima ala dell’attacco della grande Inter di Angelo Moratti presidente e del “mago” Helenio Herrera. Arrivò in Italia nel 1963 e, salvo per un anno in prestito alla Roma, è stato per dieci anni con lo squadrone del biscione che ha, di fatto, caratterizzato un’epoca. Era velocissimo, agilissimo distinto dalla sua corsa particolare, dinoccolato ma resistente e con notevoli doti balistiche. E’ stato un beniamino del popolo dei “bauscia”, amato da compagni e rispettato pure dagli avversari anche se, in campo, qualche terzino (allora, terzino, non esterno di difesa come si dice oggi) non gli stendeva la passatoia, anzi… La digressione calcistica è per ricordare che c’è stato, e tuttora c’è, anche se molto più defilato, un Jair pure nel ciclismo. Un personaggio, a suo modo, sop

Storia di Michel Laurent

http://www.museociclismo.it/content/articoli/831-Storia+di+Michel+Laurent/index.html Le sue qualità di corridore completo, la sua classe e l'intelligenza tattica gli hanno consentito di cogliere alcune belle affermazioni che, peraltro, non realizzano compiutamente un palmares che avrebbe potuto essere ancora più fornito.  La Freccia Vallone vinta nel '78 davanti a G.B. Baronchelli è la classica più importante; ma ha vinto anche il Gran Premio di Friburgo nel '75, il Criterium nazionale della strada nell'80, a cronometro il G.P. di Lugano '79 e il Criterium degli Assi '78.  Ben guarnito il bottino delle gare a tappe con il Giro della Corsica '76 e '78, la Parigi-Nizza '76, il Giro della Valchiusa (open) '78, '80, '81, il Giro del Mediterraneo '79 e '82 e il Giro del Delfinato '82.  Se nel Giro d'Italia ottenne il quarto posto nell'unica partecipazione nel '79 (dopo Saronni, Moser e Johansson), nel